Toto propone, con l'assenso della Regione, un progetto per la costruzione di un cementificio nell'area contaminata, la cui bonifica è lontanissima per l'insufficienza dei fondi a disposizione. Senza dinari nun si canta missa e intanto a Campotosto si sta per finanziare un enorme e impattante progetto di derivazione delle acque del lago. Finanziamenti molto maggiori di quelli finora erogati per Bussi.
Ma in provincia hanno capito che i cittadini della vallata pescarese continuano, da 40 anni, a nutrirsi (catene alimentari che l’acqua territoriale organizza) dei veleni clorurati delle industrie chimiche? E che niente si e’ finora fatto per eliminare il problema?
24 maggio 2010 - Comitato Bussiciriguarda
Azione dimostrativa sul Ponte sul Mare e volantinaggio
A tre anni dalla scoperta delle megadiscariche, nulla è stato fatto, nelle aree esterne alla Solvay, nonostante la presenza di un commissario governativo, con pieni poteri di protezione civile e che è stato dalle stesse associazioni già diffidato ad agire
Ci piacerebbe unire le forze e le voci per ottenere una messa in sicurezza di emergenza non di facciata e non incompleta, come quella che pare sia stata preparata dal Commissario, che andrebbe a coprire solo superficialmente la discarica non interrompendo invece la percolazione dei veleni nelle falde e nel fiume!
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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