vista la sua lunga esperienza nei paesi in cui abbiamo “esportato la democrazia” con la guerra, il riferimento alla democrazia partecipata assomiglia più ad un suo uso strumentale per ottenere una legittimazione puramente esteriore o ad un consenso artificiale
E' in corso una battaglia politica che provoca con la guerra più danni della causa che l'ha scatenata. Al centro vi è per l'accaparramento delle risorse energetiche, petrolio e gas, nonchè dei minerali primo fra tutti l'uranio.
Quando è necessario e non si può fare altrimenti, la guerra è giusta. A partire dall’ultimo libro di Walzer, si va allargando, anche tra i democratici, il varco della guerra umanitaria. Fuori dal diritto, eventualmente. L’analisi critica di Danilo Zolo.
La guerra del 1999, effettuata dalla Nato senza permesso dell'Onu, aveva lo scopo dichiarato di proteggere in Kossovo gli albanesi, i cui diritti umani erano violati dal regime. Oggi c'è una sola amministrazione, quella dell'ONU. La regione avrebbe dovuto diventare un modello di convivenza interetnica. Invece oggi sono gli albanesi ad essere maggioranza e i serbi vivono sotto assedio e discriminati.
A confermarlo un alto funzionario delle Nazioni Unite.
La morte di un altro soldato italiano conferma la falsità della guerra umanitaria, costringendoci ad aprire gli occhi sulle bugie con le quali siamo nutriti ogni giorno.
Un'operazione segreta che coinvolge le forze delle operazioni speciali statunitensi indica l'entità dello sforzo per assistere l'esercito ucraino che non ha ancora ricevuto le nuove armi.
La maggiore percentuale di pacifisti in Germania non è fra i Verdi ma fra i socialdemocratici dell'SPD. Intanto il giornale Der Spiegel ironizza sui leader verdi tedeschi ribattezzandoli "verdi oliva" e raffigurandoli con tute militari verdi, elmetto e bazooka
Una difesa è tale quando riduce le sofferenze, i morti, i feriti, non quando li aumenta, ed è quello che sta avvenendo. Biden ha detto che occorre vincere e battere la Russia (cosa che si sta rivelando irreale); prima tutti dicevano "no all'escalation" ma poi è arrivato l'ordine: "Vincere".
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