Tra i libri più interessanti giunti in libreria nelle scorse settimane figura Il corpo e il sangue d'Italia - Otto inchieste da un paese sconosciuto. Due tarantini migrati a Roma, legati non solo esistenzialmente ma anche professionalmente alle sorti del capoluogo Jonico, aprono e chiudono il volume.
5 gennaio 2008 - Enzo Mansueto
Libreria Dickens e Associazione Culturale Il Granaio presentano
A conversare con gli autori: Osvaldo Capraro, scrittore e Roberto Nistri, storico. L'appuntamento è per Mercoledì 19 dicembre 2007, ore 18,00
Salone degli Specchi – Palazzo di Città Piazza Castello - TARANTO
17 dicembre 2007
Da far circolare, oltre la presumbile coltre di silenzio che cercherà di occultarlo.
Taranto è una città ferita a morte, in cancrena, ma la sua agonia ispira scrittori e cineasti, romanzieri e giornalisti, fotografi e saggisti... I Tarantini, come dire, «stanziali», si imbufaliscono alquanto nel leggere testi che «parlano male», secondo loro, della loro città.
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.
I metalmeccanici FIM-FIOM-UILM intervengono sulla Palestina: "Restare in silenzio è impossibile". I sindacalisti denunciano: "Questo è un massacro. È occupazione. È apartheid".
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA
Fotografi colpiti volontariamente dal lancio di lacrimogeni della polizia durante i cortei di protesta, aggressioni ai giornalisti e minacce sui canali social
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