Abbiamo voluto analizzare i discorsi dei due pontefici hanno letto davanti agli operai del siderurgico di Taranto quando sono venuti nel 1968 e nel 1989, in quanto rappresentano una riflessione alta sul senso del lavoro in una grande fabbrica, sull'impatto dell'industria sul territorio, sul modello di sviluppo e, come tali, sono ancora molto attuali.
Dirompente la sua semplicità.
In continuità con la rinuncia di papa Ratzinger al ministero petrino, papa Bergoglio accompagna la Chiesa verso un nuovo domani, di ritorno alla fonte, di riforma e rinnovamento.
Giovanni Giudici
44 torturatori hanno festeggiato la nomina del nuovo Papa
Forse il peccato del nuovo Papa è stato solo una insicurezza dell'Uomo, una umana mancanza di coraggio in un paese imbestialito, ma la sua debolezza fu intesa come un appoggio morale da chi stava compiendo atti criminali contro l'umanità, e che ieri è entrato in un’aula di Tribunale con un fiocco bianco e giallo. ( N.d.t.)
15 marzo 2013 - Marta Platía - www.pagina12.com.ar
La Chiesa argentina sapeva. Veniva data la comunione ai torturatori. C'era anche chi affermava che "la repressione fisica è necessaria". Il nuovo papa potrebbe chiedere perdono alla vittime, sarebbe un grande atto di coraggio, come ha già fatto papa Giovanni Paolo II
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Néné Bintu Iragi, Présidente de la Société Civile du Sud-Kivu, à l’Est de la République Démocratique du Congo. Intervention à la «Conférence pour la Paix et la Prospérité dans la Région des Grands Lacs », à Paris, le 30 octobre 2025.
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