Quando le popolazioni se ne occuperanno con più determinazione, i vertici internazionali sulla salute della Terra daranno risultati. L'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra non può più essere mancato
21 settembre 2014 - Lidia Giannotti
Comunicato stampa congiunto di movimenti e associazioni abruzzesi
Nella più importante manifestazione europea dedicata alle nuove tendenze della rete l'entusiasmo per il nuovo web lascia finalmente spazio a una riflessione più sobria
Vecchiaia e incuria uccidono i libri. L'aspettativa di vita di un volume contemporaneo dipende dal materiale con cui è stato fatto. Un materiale, oggi, sempre più povero
Dei due milioni di volumi della Biblioteca Nazionale di Parigi, la metà è a rischio, denunciava Carlo Fruttero. Ma la realtà è ben peggiore. Si possono fare le ristampe, certo, ma chi decide cosa va salvato e cosa no, chi promuove un libro a «classico»? In Italia, la maggior parte delle case editrici sceglie di risparmiare sulla carta, dunque di uccidere gran parte della sua stessa produzione
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.
I metalmeccanici FIM-FIOM-UILM intervengono sulla Palestina: "Restare in silenzio è impossibile". I sindacalisti denunciano: "Questo è un massacro. È occupazione. È apartheid".
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA
Fotografi colpiti volontariamente dal lancio di lacrimogeni della polizia durante i cortei di protesta, aggressioni ai giornalisti e minacce sui canali social
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