A Parigi, nel marzo 2024, 20 gruppi ebraici provenienti da 14 Paesi europei si sono incontrati per la prima volta durante un convegno internazionale in solidarietà alla Palestina. Da lì è iniziato un percorso comune, sotto l’ombrello di European Jewish for Palestine (Ejp).
9 ottobre 2024 - Redazione Pressenza Italia
La Pagina Pace & Dintorni del Sito Il Sole di Parigi a cura di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici
Il Sole di Parigi- Osservatorio per l’attuazione dell’accordo globale di Parigi sul clima (COP21)propone una pagina dal titolo Pace & Dintorni per promuovere libri, iniziative, musica, video per creare una autentica cultura di pace
Oggi Quasimodo piange, piange e si dispera. Si aggira nella Notre Dame in fiamme, ha perso tutto. Ma piange per noi tutti, piange per gli altri. E da qualche parte, mentre il suo dolore rimane invisibile, cerca il riscatto e la liberazione anche per noi.
La Rivista "Il Sole di Parigi" contro le minacce globali che incombono sull’Umanità: per la giustizia climatica, la conversione energetica ed ecologica, il disarmo e la pace
Il fallimento degli accordi di Parigi COP21 sul clima pesano sul futuro dell’umanità. Equivalgono a una dichiarazione di guerra generalizzata.
Che ne sarà delle risorse naturali e della sopravvivenza dei popoli?
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
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