Si è svolto nei giorni 18-19 ottobre 2008 alla Casa della Pace di Firenze, il seminario di studi promosso dal Centro Studi di Economico – Sociali per la Pace dal titolo “ Il futuro della democrazie: più interessi, meno diritti”. Un primo bilancio e alcune proposte concrete.
La crisi finanziaria affonda le sue radici nelle politiche adottate a livello mondiale.
Una lettura di cosa sta accadendo e di come si potrebbe invertire la rotta.
Dalla profezia dell’Arena al triste e preoccupante populismo etnico.
Verona si riveste di paura, di ossessione della sicurezza, di estremismo, di una logica tribale e di religione civile settaria.
Un libro specifico “sulla stanza dei bottoni”, a cura di don Rocco D’Ambrosio.
William Shakespeare è stato scelto come guida ideale in un’analisi del potere, in ogni sua espressione.
Un tentativo di rilettura del tempo presente per ripensare assieme la “cooperazione allo sviluppo” e dare forma alla “cooperazione che vorremmo”: verso una nuova visione e una nuova pratica della cooperazione
Passate le elezioni, gli occhi si volgono al futuro: perchè cittadini laici e consapevoli possono, ancora, riprendere in mano il futuro dell’Italia. E dei suoi poveri.
La Difesa è uno dei pochi temi sui quali il Partito Democratico ha le idee molto chiare (aumento esponenziale delle spese militari, acquisto di due nuovi sommergibili del costo di 915 milioni di euro...). "Né nel programma del 1996, né in quello del 2001, e neppure in quello del 2006, è infatti riscontrabile il riconoscimento delle esigenze della difesa del Paese e dei doveri che derivano all’Italia dalla solidarietà internazionale in modo così chiaro" (Arturo Parisi). A Walter Veltroni l'associazione Peacelink avanza una serie di proposte costruttive di pace.
La partenza di mons. Bregantini è molto più di un trasferimento.
Il suo ruolo, le sue parole, i suoi sogni in una terra di resistenza, di contraddizioni
e di speranze mai morte.
Alcuni referenti di associazioni e movimenti hanno redatto un appello per un'Italia capace di proporre alternative culturali, politiche, economiche, di produzione, di partecipazione e di promozione dei diritti per tutti/e.
Se non ci capite nulla ecco un tentativo di traduzione dal "politichese" all'italiano schietto. Prima o poi gli attori della storia dovranno utilizzare
la lingua dei cittadini e dovranno spiegarci le cose, i percome, i perché, ascoltare la famosa "società civile", quella "cultura" che passata la campagna elettorale viene gentilmente rinviata ai luoghi di provenienza
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
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