Quante sofferenze, dolori, lacrime vengono soffocati dai più schifosi aguzzini della nostra società perbenista e ipocrita, quanti mercanti di morte quotidianamente continuano a lucrare e prosperare?
A Rancitelli sempre più violenze, si confermano infiltrazioni da Campania e Puglia, mafie dall’est e nigeriane, emergenza rifiuti con incendi ripetuti nella discarica del vastese. E tanto altro
Una morte, quasi certamente per overdose, i nuovi possibili risvolti per la morte di Neri e la conferma della dinamica del terribile stupro-assassinio di Pescara dell’anno scorso. Il caporalato scoperto a Cupello.
Queste pagine (secondo capitolo di un dossier più ampio – il primo è pubblicato qui http://www.ritaatria.it/Home/tabid/55/EntryId/1030/Mafie-in-Abruzzo-il-ventre-oscuro-divora-sempre-piu-E-abbondano-le-3-scimmiette-pecorelle.aspxhttps://www.peacelink.it/abruzzo/a/45823.html ) - l’ultimo verrà reso pubblico nei prossimi giorni) vengono dedicate alla memoria di Guido Conti, che quasi tutta la sua vita ha dedicato a combattere gli avvelenatori della nostra Regione a quasi un anno dalla sua tragica morte, Roberto Mancini, il cui esempio e la cui memoria sono fari per chi denuncia e lotta le eco camorre e i colletti bianchi che devastano l’ambiente e la salute, e Michele Liguori, la cui famiglia finalmente in queste settimane ha visto riconosciuto che è morto “vittima del dovere”.
Queste pagine (primo capitolo di un dossier più ampio, i prossimi verranno resi pubblici nei prossimi giorni) vengono dedicate alla memoria di Guido Conti, che quasi tutta la sua vita ha dedicato a combattere gli avvelenatori della nostra Regione a quasi un anno dalla sua tragica morte, Roberto Mancini, il cui esempio e la cui memoria sono fari per chi denuncia e lotta le eco camorre e i colletti bianchi che devastano l’ambiente e la salute, e Michele Liguori, la cui famiglia finalmente in queste settimane ha visto riconosciuto che è morto “vittima del dovere”.
La recente scoperta di una vera e propria rete ‘ndranghetista, che ha cercato di dominare e opprimere la città di Francavilla e il circondario, è l’ultima (in ordine di tempo) dimostrazione che l’Abruzzo “isola felice” (come già scritto mesi fa) esiste solo nelle menti ipocrite di chi non vuol vedere, di chi vuol cullarsi in una pax borghese e disinteressata alle sorti comuni. La realtà dell’Abruzzo è questa da tantissimi anni.
Le recenti parole di Claudio Fava, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, sembrano calzare perfettamente anche alla nostra Regione: le mafie ci sono ma si preferisce troppo spesso non vedere, non cercare, girare la testa dall’altro. Per cullarsi nell’inganno dell’isola felice
“Spegnetela questa radio, voltatevi pure dall'altra parte, tanto si sa come vanno a finire queste cose, si sa che niente può cambiare. Voi avete dalla vostra la forza del buonsenso, quella che non aveva Peppino. Domani ci saranno i funerali. Voi non andateci, lasciamolo solo. E diciamolo una volta per tutte che noi siciliani la mafia la vogliamo. Ma non perché ci fa paura, perché ci dà sicurezza, perché ci identifica, perché ci piace. Noi siamo la mafia. E tu Peppino non sei stato altro che un povero illuso, tu sei stato un ingenuo, sei stato un nuddu miscato cu niente”.
(“I cento passi”)
Cosche locali, intimidazioni, spaccio, riciclaggio, traffici di rifiuti le mafie sono presenti nella Regione dal “verde sempre più sbiadito”, si finanziano e ripuliscono fondi ...
La tratta delle donne per la prostituzione in strada è sempre più estesa e sempre più subdola.
Numeri, dati e valutazioni in un rapporto della Caritas e del CNCA.
Le Associazioni ambientaliste, il CCiclAT e On the road invitano, quindi, tutti gli Enti a mettere da parte i proclami e le polemiche ed avviare concretamente un’opera di riqualificazione ambientale dell’area e di assistenza alle vittime dello sfruttamento.
19 ottobre 2010 - WWF Abruzzo, LIPU, ProNatura, CCiclAT, On the road
Per la prima volta, l’IPPNW ha inviato una delegazione internazionale ufficiale alla COP28: per garantire che la salute umana e ambientale sia al centro del processo decisionale.
4 dicembre 2023 - IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War)
Il presidente ucraino subisce critiche crescenti dal fronte interno e anche la pressione di Olena Zelenska, la first lady. L'Economist scrive che Putin potrebbe vincere. Perché non far decidere alle popolazioni russofone dell'Ucraina il loro destino con un referendum supervisionato dall'ONU?
Non basta che i pacifisti abbiano appreso abilità telematiche. Occorre che le facciano evolvere in una cultura critica. Occorrono competenze digitali che inglobino le abilità in una strategia di mediattivismo consapevole ed efficace.
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