In un libro da non perdere, la storia della famiglia De Benedetti. E tanta spiritualità. A colloquio con Paolo De Benedetti, Pietro Mariani Cerati e Luigi Rigazzi.
La fede in Dio uno e trino è nonviolenta.
Quali sono i rapporti tra monoteismo e violenza?
E tra religione e potere violento?
Come uscire dalla spirale di morte e distruzione?
Dalla Babele della confusione e del rumore assordante alla scoperta dello spazio armonico per ciascuno, dell’ignoto e della leggerezza dello stare insieme senza annullare le diversità.
Quale visione ecclesiologica e teologica nelle parole di don Tonino?
La Chiesa-comunione, al servizio dei poveri e dipinta di profezia.
Proprio come annunciava il Concilio Vaticano II.
È vero. La Chiesa non può essere democratica. Nel senso che dev’essere molto più che democratica. Una vera comunità di persone. Ispirata al servizio, all’ascolto, al pieno coinvolgimento dei suoi membri. È proprio così? I nodi irrisolti di una visione ancora gerarchica.
Alla ricerca della giustizia dopo vent'anni di violazione dei diritti umani. Le responsabilità della guerriglia e dei governi. Luci e ombre della Chiesa.
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
L’iniziativa, a partire dalle ore 20, vedrà fra i vari contributi quelli di Gianni Svaldi e Marinella Marescotti, che porteranno al pubblico testimonianze da Gaza e dintorni, racconti capaci di dare voce a chi vive sotto le bombe e resiste ogni giorno a condizioni di vita disumane.
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
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