Dei giovani di Pax Christi trascorrono la Giornata delle Forze Armate a Barbiana, il paese dove operò don Lorenzo Milani. Soldati, obbedienza, missioni di pace: pensieri di don Sacco.
Il Vangelo è una delle forme più alte di comunicazione delle più profonde speranze umane corrisposte da Dio. Tutto passa attraverso la narrazione. E il contatto.
La coerenza innanzitutto.
Senza la tentazione di rifugiarsi nel privato o nell’indifferenza.
È questa la Chiesa che vogliamo.
È questo il cristiano in cui ci identifichiamo.
Chiesa del Magnificat: ecco cosa servirebbe oggi, per rimettere al centro le beatitudini del Vangelo e ritrovare la santità che viene dai poveri.
E dalle cose belle della vita.
La triste storia dei Piccoli Fratelli del Vangelo in Argentina fra il 1959 e il 1977. La comunità venne spazzata via dal Paese. Un libro pieno di lacrime, scritto dai superstiti, ci riconsegna i volti, le parole, le vite di quei cristiani travolti dalla dittatura perché avevano deciso di stare dalla parte dei poveri.
Don Tonino e la guerra: rileggiamo cosa scriveva quando, nel 1991, scoppiava la prima guerra del Golfo. Da allora in poi, il rombo dei motori di guerra in alcune zone del mondo non si è mai spento.
“Beati i miti perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati.
Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5-6, 9)
Incontro con la stampa a Taranto, in via Pitagora 32 presso ilConvento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Sociale.network