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25 aprile. Liberazione e Resistenza: Scioperi!

25 aprile 2019
ore 11:00 (Durata: 2 ore)

Il 25 aprile è un giorno di Festa. Vogliamo festeggiarlo in uno spazio verde della città, liberato dall'incuria e dall'indifferenza. Come? Trascorrendo una giornata all'insegna del racconto e della riflessione collettiva, del buon cibo e della convivialità.

➽ Ore 11
PRESENTAZIONE del 2^ numero della rivista Jacobin Italia: "Scioperi" con:
▪ Gaia Benzi - redazione di #JacobinItalia
▪ Alessandra Cioce e Abu Moro dello Sportello Fuorimercato di Villa Roth - Bari
▪ Movimento NO ILVA - Taranto, a cui partecipano attivamente tante e diverse realtà cittadine tra cui Giustizia per Taranto Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti Piano Taranto Tamburi combattenti

➽ Ore 11.30 e per tutta la giornata
STORICA CACCIA AL TESORO
Per i bambini e le bambine una caccia al tesoro a cura di Laryn Di Nimberthon

➽ 13.30
OSTERIA POPOLARE con cucina mauriziana

COSA VUOL DIRE OGGI SCIOPERARE?

Nella storia dei movimenti sociali e dei conflitti del mondo del lavoro esistono diversi esempi di #sciopero. L'estensione della mobilitazione dallo spazio del #lavoro a quello del non lavoro coinvolge soggetti che portano avanti bisogni e istanze sul piano anche della riproduzione e non solo della produzione. Pensiamo all'accesso alla #casa e alla rivendicazione ad una vita salubre ed al rispetto dell'#ambiente e dell'#ecosistema.

Con la presentazione del 2^ numero di Jacobin Italia vogliamo ascoltare il racconto di chi, oggi, sperimenta inedite forme di mobilitazione proiettate verso il futuro. E lo fa mettendosi insieme per la giustizia e l'eguaglianza sociale.
«Pierpaolo Pasolini riconosceva un elemento decisivo [nella pratica dello sciopero]: attraverso lo sciopero una massa di individui atomizzati diventa corpo collettivo. Si costituisce come soggetto storico, dà forma ad un'azione politica che riesce ad estendere il suo impatto materiale e simbolico al di là dei confini dati.»
Con lo sciopero non ci si limita a raccogliere a valle le domande sociali secondo l'inquietante utopia liberale di organizzare individui per porre qualche correzione a comportamenti individuali; non ci si limita solo allo scontro verso una controparte, ma al tempo stesso è costruzione di alternativa e di socializzazione, di nuove relazioni umane.

Per questo pensiamo che ci serva una nuova generazione di scioperi. Ce lo sta dimostrando il movimento NON UNA DI MENO che ha indetto per il terzo anno consecutivo lo sciopero femminista globale nella giornata dell'8 marzo.
Ha fatto irruzione il movimento Futuro Verde che non si accontenta e non ha tempo per i cambiamenti graduali, ma evidenzia la necessità concreta di "decostruire un sistema che mette il profitto prima della vita, inquinando e devastando i territori, nel nome di un concetto di sviluppo infinito in un mondo di risorse finite" (dal Report dell'assemblea nazionale del 12-13 aprile)

Così vogliamo ricordare il 74^ anniversario della Liberazione dal nazifascismo, reinventandoci nuove e inedite forme di Sciopero, trascorrendo una giornata di Festa, insieme!

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