Ecologia

Dal sito

  • Editoriale
    L’importanza educativa della memoria di John Rubel, l’esperto del Pentagono che si dissociò

    Il male al servizio del bene? Hiroshima, Nagasaki, Rubel e l’ombra lunga dell’apocalisse atomica

    Nel 1960 esisteva un piano per un massiccio first strike nucleare contro l’URSS. Prevedeva di colpire per primi Mosca. Il bilancio previsto? Oltre 600 milioni di morti di cui 375 all'istante. Rubel, dopo aver visto quelle cifre, le paragonò apertamente alla logica dello sterminio nazista.
    7 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    Per una Sinistra vera

    Regno Unito: Jeremy Corbyn e Zarah Sultana lanciano un nuovo partito

    In pochi giorni 600.000 persone hanno aderito
    6 agosto 2025 - Anna Polo
  • Pace

    A Kiev un crimine di guerra

    Oggi è il 6 agosto. Esattamente ottant’anni fa, nel 1945, gli Stati Uniti d’America sganciarono la bomba atomica che ridusse in macerie la città giapponese di Hiroshima e in polvere gran parte dei suoi abitanti.
    6 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella
  • Storia della Pace
    Ma il generale Eisenhower, futuro presidente USA, scrisse che non era necessario colpire

    Gli Stati Uniti ancora oggi non chiedono scusa per Hiroshima e Nagasaki

    Questa posizione è giustificata principalmente con il motivo che le bombe atomiche furono ritenute necessarie per porre fine alla Seconda guerra mondiale e evitare ulteriori perdite di vite, sia americane sia giapponesi, in una possibile invasione del Giappone.
    6 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    India, Nuova Delhi, 27 novembre 1986

    Perestroika, Hiroshima, Gorbaciov...

    "Nell’era nucleare gli uomini debbono elaborare una nuova mentalità politica, una nuova concezione della pace, che sia una garanzia certa di sopravvivenza dell’umanità."
    6 agosto 2025 - Roberto Del Bianco

Campagna: #STOPALDECRETOILVA

2485 persone - pagina 1 ... 146 147 148 ... 156
  • 149. Cinzia Marangi - TA (28 dicembre 2017)
  • 148. gisella digiacomo - RG (28 dicembre 2017)
  • 147. Clara Cuccarese - TA (28 dicembre 2017)
  • 146. Tommaso Marazia - TA (28 dicembre 2017)
  • 145. Monica Cassone - TA (28 dicembre 2017)
  • 144. Angelina Rodà - TA (28 dicembre 2017)
    Basta Ilva, nei libri di storia si studierà in futuro che nei confronti della città di Taranto è stato perpetrato un vero e proprio genocidio
  • 143. Arcangelo Lafratta - TA (28 dicembre 2017)
  • 142. Angela Salinaro (28 dicembre 2017)
  • 141. Angela Buta - TA (28 dicembre 2017)
  • 140. marco donvito - PR (28 dicembre 2017)
    Vergognatevi tutti. Parlate tanto di costituzione ma non perdete occasione per calpestarla. Un governo che é prono e schiavo del privato che chiude sempre un occhio al cntinuo STUPRO che questa terra mare e cielo subiscono da anni..siete colpevoli e avrete x sempre sulla coscienza i mali e il dolore che avete provocato a questa comunità. Siete l'antitesi della democrazia: Un paese che chiude una parte dell'azienda perché ritenuta inquinante a Genova per poi mantenerla aperta a Taranto cosa é? CHIUSURA AREA A CALDO SUBITO BONIFICHE E RICONVERSIONE, ORA! TARANTO LIBERA
  • 139. Rossella Conserva (28 dicembre 2017)
  • 138. Alessandra Testa - TA (28 dicembre 2017)
  • 137. Francesca Tarì - TA (28 dicembre 2017)
  • 136. Antonello - TA (28 dicembre 2017)
  • 135. Maria Delia Picuno - TA (28 dicembre 2017)
    Anche se le finalità di Comune e Regione non coincidono con la chiusura degli impianti inquinanti (che spero avvenga al più presto), cancellare lo scandaloso ennesimo decreto salva Ilva è fondamentale, soprattutto per ciò che riguarda l'immunità penale.
  • 134. Nicola Netti - TA (28 dicembre 2017)
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    L’importanza educativa della memoria di John Rubel, l’esperto del Pentagono che si dissociò

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    Nel 1960 esisteva un piano per un massiccio first strike nucleare contro l’URSS. Prevedeva di colpire per primi Mosca. Il bilancio previsto? Oltre 600 milioni di morti di cui 375 all'istante. Rubel, dopo aver visto quelle cifre, le paragonò apertamente alla logica dello sterminio nazista.
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    Ma il generale Eisenhower, futuro presidente USA, scrisse che non era necessario colpire

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    India, Nuova Delhi, 27 novembre 1986

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    "Nell’era nucleare gli uomini debbono elaborare una nuova mentalità politica, una nuova concezione della pace, che sia una garanzia certa di sopravvivenza dell’umanità."
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