Perché la guerra in Ucraina?
E' una guerra bizzarra e insensata: essa non era affatto necessaria: platealmente annunciata (dall'armata russa sul confine) non ci voleva niente ad evitarla.
Bastava smettere di dire che l'Ucraina doveva entrare nella NATO (come aveva osato fare il cancelliere tedesco Scholz), bastava per il Donbass rispettare gli accordi di Minsk, e l'aggressione non ci sarebbe stata; poi sarebbe bastato un negoziato in cui si stabilisse la neutralita' dell'Ucraina e un'autodeterminazione per il Donbass, come ventilato subito nell'incontro tra i belligeranti ad Ankara, e la guerra sarebbe immediatamente cessata.
Invece Biden e la NATO si sono affrettati a dire che sarebbe stata una guerra di lunga durata, Zelensky e' andato su tutti i teleschermi del mondo a chiedere armi, gli "Alleati" gliene hanno fornito sempre di piu', e la guerra e' diventata perenne.
Cosi' la guerra d'Ucraina e' diventata una guerra strutturale, non piu' tra Russia e Ucraina, ma per il nuovo "ordine" del mondo, mettendo ai margini la Russia e la Cina.
La guerra mondiale "a pezzi", lamentata dal Papa, e' diventata cosi' una guerra mondiale intera, con un solo "pezzo" votato al sacrificio dai suoi amici, dai suoi nemici e dai suoi cattivi governanti, l'Ucraina. E' questa la ragione per cui prendiamo il lutto per l'Ucraina, partecipiamo al suo immenso dolore, vittima com'e' di un gioco che la supera.
Ma come mai, evitata la terza guerra mondiale per tutto il Novecento, si e' preso spensieratamente il rischio di farla nel 2000?
Il recupero della guerra, deciso subito dopo la rimozione del muro di Berlino con la guerra del Golfo, si e' reso effettivo, ed ecco che ora la guerra e' diventata strutturale, fondativa, e' stata ripristinata cioe' come strutturante delle relazioni internazionali e dell'ordine del mondo, come e' sempre stata dall'inizio della storia fino ad ora, indissolubile dalla politica degli Stati; la guerra non solo come continuazione, ma come sostituzione della politica con altri mezzi.
Questa e' la ragione per farne il ripudio.
E il ripudio deve essere "sovrano": cioe' deve stare sopra a tutto, ed essere propugnato non solo dai governi, ma dai parlamentari e dagli abitanti del pianeta come sovrani.
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