Conflitti

Due video di Presa Diretta spiegano gli aspetti militari e il flop delle sanzioni contro la Russia

Ucraina for dummies

La situazione militare si è rovesciata nelle ultime settimane: la Russia sotto attacco è passata all'offensiva. Delle quattro linee difensive russe l'Ucraina è riuscita a "forare" solo la prima ma adesso avrà difficoltà a mantenere e difendere le poche e limitare posizioni conquistate.
1 novembre 2023
Redazione PeaceLink

Ucraina for dummmies

Negli ultimi tempi, l'Ucraina è stata al centro di molte analisi a livello globale, a causa dei recenti sviluppi militari. Fulcro delle analisi: la stagnante controffensiva ucraina e l'impegno militare russo per allargare il controllo del Donbass attraverso un massiccio attacco meccanizzato. La Russia, dopo aver subito perdite, sembra stia apprendendo dai propri errori militari e sta mettendo in difficoltà l'esercito ucraino nella regione del Donbass. La conquista di Andriivka è l'obiettivo della Russia in quanto, pur essendo un piccolo centro urbano, ha un significativo valore dal punto di vista logistico e militare. 

Ecco quindi che, mentre l'Ucraina rallenta nella sua controffensiva, viceversa la Russia aumenta la pressione.

La situazione si è quindi rovesciata nelle ultime settimane: la Russia, originariamente sotto attacco, è passata dalla difensiva all'offensiva. Anche perché dispone complessivamente di una quantità di soldati tripla rispetto all'Ucraina.

L'Ucraina non ha più speranza di sfondamento delle tre linee difensive russe che non è riuscita a superare con la sua controffensiva. Delle quattro linee difensive russe è riuscita a "forare" solo la prima in un punto limitato creando un "saliente" che adesso avrà difficoltà a mantenere e difendere.

Un saliente, nella terminologia militare, è infatti una conquista più o meno limitata di territorio, simile a una lingua che si insinua in territorio nemico. Si trova quindi circondato dal nemico su due o tre lati. E' insidioso quando l'offensiva è in fase di crescita. Ma quando l'offensiva perde slancio si può trasformare in una trappola nella quale le truppe che la occupano risultano particolarmente vulnerabili.

Questa controffensiva ucraina, che molti speravano potesse ribaltare la situazione, sembra essere giunta al termine e, per molti osservatori, può essere definita un fallimento rispetto alle grandi aspettative suscitate e per le gravi perdite subite (gli attaccanti subiscono molte più perdite dei difensori al riparo nelle trincee fortificate). Questo video di Presa Diretta ("Lo stallo") descrive molto bene quanto è accaduto alla controffensiva ucraina.

Il fallimento della controffensiva ucraina, oltre a rappresentare una delusione militare per Zelensky (il Time parla del suo malumore), ha avuto - è bene sottolinearlo ancora - un prezzo elevato in termini di vite umane. L'Ucraina ha dovuto affrontare perdite anche di mezzi blindati. Le mine hanno spappolato le gambe di tanti soldati mentre l'incessante tiro dell'artiglieria russa ha fatto il resto, con conseguente impatto devastante sul morale dell'esercito ucraino al cui interno si sta diffondendo un forte disagio psicologico. Non pochi familiari chiedono che i soldati tornino a casa perché da troppo tempo sono in prima linea. Nel frattempo si moltiplicano i casi di militari colpiti dai sintomi di stress post-traumatico (PTSD): ansia, insonnia, incontrollabili scatti d'ira, abuso di sostanze psicoattive e depressione.

La situazione è ancora più complicata dal fatto che le riserve di munizioni dell'Ucraina si stanno riducendo, costringendo le forze armate a razionare le risorse disponibili.

Nel tentativo di sostenere l'Ucraina, gli Stati Uniti hanno inviato i potenti carri armati Abrams nella regione. Tuttavia, queste risorse non sono state utilizzate per alimentare la controffensiva in difficoltà. Al contrario, i comandanti ucraini sembrano aver scelto di tenere i carri armati americani in riserva, probabilmente per evitare il peggio in futuro e per garantire che le risorse non distrutte o non impiegate nella controffensiva siano disponibili nel 2024 per compensare un eventuale catastrofico rallentamento degli aiuti occidentali.

Un altro aspetto importante da considerare è l'addestramento negli USA dei piloti ucraini sui caccia F16. I piloti ucraini hanno dovuto prima fare un corso di inglese. Il problema della lingua è stato un problema non indifferente. Gli F-16 cambieranno le sorti della guerra? No. Gli esperti sono concordi nel considerare non decisivi gli F16 promessi.

Non avranno un impatto particolarmente rilevante sul corso degli eventi. Questi aerei da combattimento, pur avendo capacità notevoli, sembrano non essere invulnerabili ai missili russi terra-aria S-400 e tenderanno a rimanere nelle retrovie per garantire la loro sicurezza.

La situazione in Ucraina si complica ulteriormente con l'arrivo dell'inverno. Questo rappresenta una sfida significativa per il presidente ucraino Zelensky, che ha promesso di "vincere e conquistare la Crimea". Tuttavia, le circostanze attuali suggeriscono che questa narrazione potrebbe essere difficile da sostenere, soprattutto alla luce del fallimento della controffensiva e delle sfide legate alle risorse militari e alle condizioni climatiche invernali.

In sintesi, la situazione in Ucraina continua a evolversi e rappresenta una questione di preoccupazione a livello internazionale per gli alleati che hanno garantito fino a ora il sostegno militare. La Russia sembra aver appreso dai suoi errori. Le sue esperienze militari in Ucraina non sono state brillanti ma hanno costituito un banco di prova per la'ppredimento di tecniche di adattamento. Dal canto suo l'Ucraina affronta delusioni significative connesse soprattutto alle promesse e ai proclami di vittoria non mantenuti. La controffensiva ucraina aveva alimentato aspettative enormi, sicuramente eccessive, e adesso non è facile spiegare cosa è andato storto.

Il governo degli  Stati Uniti sostiene l'Ucraina ma il dispiegamento di risorse militari è messo in discussione dai contrasti fra democratici e repubblicani. In Europa si sta creando un fronte scettico, a partire dall'Ungheria e dalla Slovacchia. A ciò si aggiunge il fatto che le sanzioni alla Russia non stanno funzionando come era invece stato previsto.

Questo video di Presa Diretta dal titolo "Sanzioni di carta" è una eloquente descrizione del complessivo fallimento delle sanzioni.

La realtà non si è sviluppata seguendo le linee della narrazione propagandistica occidentale.

La Nato è in forte difficoltà nel dimostrare che le cose stiano andando "come previsto". Sta subentrando un certo pessimismo dopo gli annunci di una progressiva disarticolazione della macchina bellica russa e di una paralisi della sua economia.

L'esito finale dello scontro in atto rimane incerto. Ma il piatto della bilancia non pende certamente dalla parte di Zelensky. La popolazione ucraina continua a soffrire le conseguenze di questa guerra e i disagi aumenteranno con l'inverno.

Resta da vedere come gli eventi si svilupperanno nei prossimi mesi e come la comunità internazionale risponderà a questa situazione complessa e drammatica.

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