Conflitti

Più del 60% dei suoi soldati ucraini soffre di disturbi da stress post-traumatico (PTSD)

Soldati ucraini: il patriottismo riduce lo stress post-traumatico?

Chi ha una maggiore fede patriottica è correlabile statisticamente a un minore o maggiore rischio di sviluppare sintomi di PTSD? Avere una forte visione patriottica protegge in questa guerra dal rischio di essere colpiti dai sintomi di panico, depressione, insonnia e tendenza al suicidio?
31 ottobre 2023
Redazione PeaceLink

Il patriottismo può essere un fattore protettivo per i sintomi del disturbo da stress post-traumatico?

Il caso della guerra tra Russia e Ucraina del 2022.

Autori della ricerca: Yaira Hamama-Raz, Robin Goodwin, Elazar Leshem, Menachem Ben-Ezra

Abstract

L'invasione russa del 2022 in Ucraina ha creato una crisi umanitaria su larga scala che si è intensificata man mano che il conflitto persiste. L'impatto del conflitto armato, come la migrazione forzata, l'esposizione alla violenza, la carenza di forniture, la distruzione dell'infrastruttura e l'interruzione dei servizi essenziali, può avere serie conseguenze negative sulla salute mentale e il benessere degli ucraini che vivono l'invasione e le sue conseguenze. Allo stesso tempo, la minaccia per una nazione può scatenare un'ondata di patriottismo. Sentimenti di appartenenza patriottica, amore, orgoglio e cura per un paese possono contribuire a mantenere la coesione del gruppo nazionale e il rispetto delle autorità civili. Abbiamo studiato i fattori demografici e legati alla guerra associati alle attitudini patriottiche e ai sintomi del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) in un campione nazionale ucraino di 2000 intervistati sei settimane dopo l'inizio di questa crisi. Gli intervistati hanno completato un inventario online che valutava le attitudini patriottiche, i sintomi del PTSD, la presenza di parenti feriti o uccisi, la presenza di parenti che hanno lasciato l'Ucraina a causa della guerra, insieme ai principali dati demografici. Le analisi di regressione gerarchica hanno rilevato che avere parenti feriti o che hanno lasciato l'Ucraina a causa della guerra e provenire da una regione di lingua ucraina erano associati alle attitudini patriottiche. Le attitudini patriottiche erano associate positivamente a un rischio elevato di sintomi del PTSD. I professionisti della salute mentale dovrebbero considerare il potenziale onere sulla salute mentale dei conflitti nazionali esistenziali tra le popolazioni civili con forti attitudini patriottiche. Un soldato

Commento

Questo abstract descrive uno studio che esamina il rapporto tra il patriottismo e i sintomi del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) in relazione al conflitto tra Russia e Ucraina del 2022. Gli autori hanno condotto ricerche su un campione di 2000 intervistati in Ucraina sei settimane dopo l'inizio del conflitto.

I risultati suggeriscono che, in questo contesto, l'appartenenza patriottica e l'orgoglio per il proprio paese, pur importanti dal punto di vista militari, tuttavia non proteggono dal PTSD. Anzi, i risultati statistici della ricerca sembrano evidenziare che le attitudini patriottiche sono associate positivamente a un rischio elevato di sintomi del PTSD. Questo significa che il patriottismo, sebbene possa contribuire a mantenere la coesione nazionale durante un conflitto armato, non protegge dal rischio di sviluppare i sintomi del PTSD. 

In sintesi chi ha maggiore fede patriottica è correlabile statisticamente a un maggiore rischio di sviluppare sintomi del PTSD?

Sì, in base ai risultati di questo studio specifico, sembra che ci sia una correlazione statistica tra una maggiore fede patriottica e un maggiore rischio di sviluppare sintomi del disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Qual è la situazione sul campo di battaglia?

Lo scorso febbraio il governo ucraino ha dichiarato che più del 60% dei suoi soldati soffre di disturbi da stress post-traumatico e che circa la metà della popolazione ha bisogno di aiuto psicologico per affrontare la guerra. Il sistema sanitario pubblico può attualmente occuparsi solo di un terzo di loro.

Note: I traumi legati alla guerra possono portare a diversi disturbi mentali, tra cui il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e altri problemi psicologici. Ecco alcuni esempi di come i traumi di guerra possono influenzare la salute mentale.

Incubi. Molti veterani di guerra sviluppano il PTSD a causa di esperienze traumatiche durante il servizio militare. Possono sperimentare flashback, incubi, ipervigilanza, evitamento di situazioni scatenanti, irritabilità e problemi di sonno.

Depressione. La depressione è spesso associata ai traumi di guerra. La perdita di compagni di squadra, le esperienze di combattimento e l'adattamento alla vita civile possono essere estremamente stressanti e portare a sintomi depressivi.

Ansia. L'ansia può essere un problema comune tra i veterani di guerra. L'incertezza sulla propria sicurezza, i ricordi traumatici e le difficoltà nell'adattarsi alla vita quotidiana possono scatenare l'ansia.

Abuso di sostanze. Alcuni veterani potrebbero utilizzare l'alcol o le droghe come mezzo per affrontare il dolore e il disagio emotivo legato ai traumi di guerra, portando a problemi di abuso di sostanze.

Disturbi del sonno. I traumi di guerra possono causare problemi di sonno, come insonnia, incubi ricorrenti e il disturbo da incubi. Questi disturbi del sonno possono peggiorare i sintomi di altri problemi di salute mentale.

Disturbi dell'umore. Traumi di guerra possono contribuire ai disturbi dell'umore come il disturbo bipolare o il disturbo schizoaffettivo.

Problemi di adattamento. Molti veterani di guerra possono avere problemi ad adattarsi alla vita civile dopo il ritorno dal servizio. Questo può portare a isolamento sociale e difficoltà nell'interagire con gli altri.

Irritabilità. L'esposizione a situazioni traumatiche può rendere alcune persone più irritabili e inclini a scoppi di rabbia, che possono danneggiare le relazioni interpersonali.

Tendenza al suicidio. I veterani evidenziano elevati tassi di suicidio, tanto che la guerra del Vietnam ha registrato più suicidi fra i veterani che morti in battaglia.

Articolo sviluppato utilizzando un LLM.

Articoli correlati

  • Chi erano i filoputiniani?
    Editoriale
    I piani di guerra e le sanzioni non hanno funzionato e noi lo avevamo detto da tempo

    Chi erano i filoputiniani?

    I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
    8 gennaio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Cosa sarebbe accaduto se l'Ucraina fosse entrata nella Nato e Putin non l'avesse invasa?
    Conflitti
    In problema dell'articolo 5 dello Statuto Nato

    Cosa sarebbe accaduto se l'Ucraina fosse entrata nella Nato e Putin non l'avesse invasa?

    Facciamo l'ipotesi che navi ucraine fossero entrate nelle acque territoriali della Crimea e che la Russia avesse reagito affondandole. Le acque territoriali della Crimea per la Russia sono russe e per l'Ucraina sono ucraine.
    21 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità
    Editoriale
    E' stato violato il diritto internazionale e occorre una condanna unanime

    Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità

    Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra
    19 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Ucraina, quello che la RAI non ci racconta
    MediaWatch
    Il servizio pubblico tende a schivare la delicata questione dei disertori

    Ucraina, quello che la RAI non ci racconta

    Vi è una sorta di reticenza nel raccontare il fenomeno diffuso della renitenza alla leva dei giovani ucraini. E delle donne ucraine che chiedono in piazza il ritorno a casa dei soldati. Si preferisce parlare dei soldati feriti che vogliono ritornare al fronte a combattere per difendere la patria.
    17 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)