Conflitti

Nuovamente in piazza

Mamme nowar in Ucraina

Nel cuore di Kiev e in numerose altre città ucraine, le mogli e i figli dei soldati si sono riuniti in una dimostrazione commovente e significativa domenica scorsa per esprimere il loro disagio riguardo alla durata obbligatoria del servizio militare.
14 novembre 2023
Redazione PeaceLink

I tempi della guerra in Ucraina si stanno allungando e mettono a dura prova non solo i soldati al fronte ma anche le loro famiglie.

Madri, bambini, parenti. Una pena continua che genera stress, ansia e voglia di normalità. Voglia di pace.

Nel cuore di Kiev e in numerose altre città ucraine, le mogli e i figli dei soldati si sono riuniti in una dimostrazione commovente e significativa domenica scorsa per esprimere il loro disagio riguardo alla durata obbligatoria del servizio militare. La protesta, la seconda del genere, ha attirato l'attenzione non solo dei cittadini locali ma anche degli osservatori internazionali, evidenziando un crescente malcontento nei confronti della prolungata guerra che affligge l'Ucraina.

Mamme nowar in Ucraina

Il 27 ottobre, come riportato dall'agenzia AP, è stata la prima volta che le proteste hanno preso forma, segnando l'inizio di un movimento che sembra destinato a crescere. Le piazze di città come Dnipro e Leopoli si sono riempite di donne e bambini, manifestanti pacifici con cartelli che chiedevano un limite di 18 mesi per il servizio militare obbligatorio. La loro richiesta riflette la preoccupazione crescente per la durata prolungata della guerra, con l'indignazione che si fa sempre più evidente tra coloro che hanno i propri cari impegnati sul fronte.

La testimonianza di Imma, madre di una bambina con un piumino rosa che reggeva un cartone con la scritta "Ora tocca a me riabbracciare papà", ha toccato i cuori di molti. La pioggerellina fredda non ha fermato la determinazione di queste donne, che promettono di continuare a manifestare finché la loro voce non verrà ascoltata. Questo leggiamo su Repubblica del 13 novembre.

La richiesta di limitare il servizio militare a 18 mesi riflette anche le crescenti segnalazioni di una possibile stanchezza sia a livello nazionale che internazionale riguardo ai 20 mesi di conflitto. Entrambe le fazioni coinvolte cercano di mantenere il proprio slancio militare, ma nessuna delle due in grado di infliggere un colpo decisivo. E' evidente la prospettiva di un prolungamento dei combattimenti fino all'anno successivo. Ciò suscita preoccupazioni e sfiducia.

La protesta delle mogli dei soldati non è solo un grido di disperazione, ma anche un segnale inequivocabile dell'urgenza di trovare una soluzione pacifica e duratura a questo conflitto. La loro voce, forte e chiara, pone una sfida diretta alle autorità e alla comunità internazionale affinché si impegnino attivamente per porre fine al massacro in Ucraina.

Articoli correlati

  • Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina
    Conflitti
    Confermata la presenza sul campo di forze speciali britanniche

    Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina

    L'inchiesta giornalistica del The Times suggerisce che il sostegno del Regno Unito all'Ucraina sarebbe stato significativamente più pervasivo di quanto ammesso pubblicamente. Anche altre fonti confermano il coinvolgimento britannico nella pianificazione di attacchi alla Russia.
    14 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 7 al 13 aprile 2025

    Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra

    Anche questa settimana si conclude con i dati in crescendo di una strage in Ucraina causata da missili russi. Intanto l'Onu denuncia che a Gaza i 36 recenti attacchi israeliani hanno ucciso "solo donne e bambini". E l'Italia tenta di evitare i dazi USA comprando nuovi F35.
    13 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili
    Disarmo
    L’Italia vede finanziati due progetti in due sedi

    Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili

    Alla fine il vecchio tabù rappresentato dall’uso del bilancio comunitario per obiettivi militari è stato spezzato
    9 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • L’onda dei pacifisti per fermare le stragi
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 31 marzo al 6 aprile

    L’onda dei pacifisti per fermare le stragi

    Questa settimana si conclude con una strage di bambini in Ucraina. L’ONU accusa la Russia: “Totale noncuranza per le vite dei civili”. A Roma Alex Zanotelli ha parlato anche della strage dei bambini palestinesi: “Trenta al giorno nell’indifferenza generale”. La Finlandia ritorna alle mine antiuomo.
    6 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.33 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)