La Russia non ha alcun interesse ad attaccare la Nato
Nel contesto geopolitico attuale, è cruciale chiarire due aspetti fondamentali riguardanti le relazioni della Russia con la NATO e con l'Ucraina.
In primo luogo, la Russia non ha alcun interesse a intraprendere un conflitto diretto con la NATO. La sproporzione tra le forze in campo e le risorse disponibili rende questa ipotesi altamente improbabile. Un semplice confronto tra i budget militari si evidenzia un divario significativo: la NATO dispone di risorse finanziarie, tecnologiche e militari nettamente superiori rispetto a quelle della Russia.
- Stati Uniti: 916 miliardi di dollari;
- Germania: circa 64 miliardi di dollari;
- Francia: circa 52 miliardi di dollari;
- Regno Unito: circa 60 miliardi di dollari.
- Italia: circa 24 miliardi di dollari.
- Russia: 109 miliardi di dollari.
Se si considera la spesa militare totale dei soli paesi europei membri della NATO si arriva a circa 470 miliardi di dollari, ossia 4 volte il budget della Russia.
Quindi la Russia non ha alcun interesse ad attaccare la Nato.
In secondo luogo, la situazione è molto diversa per quanto riguarda la guerra in Ucraina. In questo contesto, la Russia gode di una schiacciante superiorità in termini di uomini, artiglieria, munizioni e aviazione. Questa superiorità permette a Mosca di mantenere l'Ucraina sotto pressione militare per un periodo prolungato, potenzialmente fino a dieci anni. Tale strategia mira non solo a impegnare le forze ucraine, ma anche a provocare un collasso economico e militare del paese.
È importante notare che questa situazione avviene senza dare alla NATO un pretesto per attivare la clausola di autodifesa collettiva prevista dall'articolo 5 del Trattato di Washington, poiché l'Ucraina non è membro dell'alleanza e probabilmente non lo diventerà nel prossimo futuro. Questo limita le possibilità di intervento diretto da parte della NATO.
In sintesi, la Russia da un lato si guarda bene dal provocare la Nato: attaccarla sarebbe un suicidio.
Dall'altro lato mantiene sotto pressione l'Ucraina che ha un esercito inferiore per uomini (ne ha circa la metà). La Russia sembra adottare una strategia di lungo termine mirata a destabilizzare l'Ucraina senza provocare un confronto diretto con la NATO, sfruttando la sua superiorità militare regionale e la mancanza di obblighi di difesa collettiva nei confronti di Kiev da parte dell'Alleanza Atlantica.
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