Big Brother, l'Argentina ci ripensa
Buenos Aires (Argentina) - Tale è lo scalpore suscitato dalla singolare normativa argentina sulla data retention che il presidente argentino Nestor Kirchner ha deciso di intervenire per bloccarla. Si tratta di una legge che, come noto, obbliga dal prossimo 31 luglio i fornitori di servizi internet a conservare i dati di traffico per dieci anni.
Stando a quanto riportato dagli organi di stampa locali, infatti, Kirchner ha già comunicato di volersi avvalere delle proprie prerogative presidenziali per sospendere l'efficacia della legge che per la sua portata anti-privacy è finita nel ciclone delle polemiche.
A spingere Kirchner a questa decisione è stata, a quanto pare, la constatazione che la formulazione della normativa consentirebbe la conservazione di troppi dati sugli utenti, non solo quelli relativi al mero traffico internet, ma anche quelli riguardanti i loro comportamenti in rete nonché i contenuti visitati e via dicendo.
Quando la prossima settimana tornerà da una visita in Germania, il presidente dovrebbe quindi firmare un decreto che costringerà il Parlamento argentino a rivedere la normativa o a bocciarla definitivamente.
Da parte sua il Governo ha voluto sottolineare che la legge, ancorché "difettosa", proveniva da un'esigenza avvertita dalle forze dell'ordine, quella di monitorare il traffico internet, e non dal desiderio di esplorare anche i suoi contenuti.
Articoli correlati
- Il 7 febbraio presidenziali in Ecuador
Elezioni in America latina: il 2021 sarà un anno cruciale
Si va alle urne fino a novembre, per presidenziali, amministrative e legislative, anche in Perù, El Salvador, Cile, Messico, Bolivia, Honduras e Nicaragua14 gennaio 2021 - David Lifodi - Approvata la riforma che prevede l’interruzione della gravidanza fino a 14 settimane
Aborto: l’Argentina apre una breccia
“Oggi siamo una società migliore”, ha scritto su twitter il presidente Alberto Fernández30 dicembre 2020 - David Lifodi - Sgomberata dalla polizia la comuna Guernica occupata da circa 2.000 famiglie povere
Argentina: calpestato il diritto all'abitare
Il governo della Provincia di Buenos Aires ha obbedito alle pressioni di proprietà privata e speculatori immobiliari4 novembre 2020 - David Lifodi - Il 1° agosto 2017 il ragazzo fu ucciso a seguito dell’attacco poliziesco alla comunità mapuche
Argentina: per l’omicidio Maldonado indagato l’ex capo di gabinetto di Patricia Bullrich
Pablo Noceti, insieme alla ministra della Sicurezza macrista, avrebbe obbligato gli agenti a non rivelare quanto accaduto all’epoca dei fatti, ma l’inchiesta si è bloccata di nuovo e il caso è stato chiuso per la 2° volta11 agosto 2020 - David Lifodi
Sociale.network