Ultimi provini per Linux 2.6

Con il rilascio di una nuova versione di test, il conto alla rovescia per il debutto della versione 2.6 del kernel di Linux si avvicina allo zero. La prossima release potrebbe essere l'ultima
30 ottobre 2003
Punto Informatico

Beaverton (USA) - La lunga marcia che porterà al rilascio della nuova e attesissima versione 2.6 del kernel di Linux sta davvero per concludersi. A suggerirlo è il rilascio di una nuova versione di test del kernel di Linux 2.6 che l'Open Source Development Labs (OSDL), il consorzio dove da qualche tempo lavorano a tempo pieno Linus Torvalds e il suo luogotenente Andrew Morton, ha definito "una significativa pietra miliare".

Alcune fonti suggeriscono la possibilità che quest'ultima release, la 2.6.0-test9, sia la penultima prima dell'arrivo della versione finale, previsto entro la fine dell'anno. Proprio poche settimane fa Torvalds aveva annunciato lo "stability freeze", ovvero la sospensione di qualsiasi intervento sul codice che non riguardi strettamente la correzione di problemi di stabilità del kernel.

L'OSDL ha invitato tutti i maggiori clienti di Linux, venditori indipendenti di software e fornitori di sistemi a provare e verificare la nuova release test9 in modo da prepararsi fin d'ora "alla prossima production release di Linux".

"Siamo al momento in cui vogliamo che produttori di software e grandi aziende si mettano in moto sul kernel così che noi si possa inserire anche le loro idee nella release finale di Linux 2.6", ha detto Torvalds.

Lo scorso luglio Torvalds e Morton hanno rilasciato la prima release di test del kernel 2.6 gettando le basi, secondo l'OSDL, di un insieme di API stabili. Fin dalla versione 2.5, il consorzio ha avviato, presso il proprio datacenter di Portland, tutta una serie di test approfonditi sulle funzionalità e le prestazioni del nuovo kernel i cui risultati, pubblicati qui, sono stati messi a disposizione del pubblico.

L'OSDL sostiene che il nuovo kernel 2.6 "allarga i mercati dove Linux può sostituire le piattaforme legacy", prime fra tutte Unix, e questo soprattutto grazie alla sua capacità di gestire un più elevato numero di processori (oltre 32) e di thread e alla sua migliorata modularità, una caratteristica che, secondo il consorzio, rende il kernel 2.6 maggiormente adatto all'impiego in una disparata gamma di dispositivi industriali, mobili e di rete. Per quanto riguarda i miglioramenti di cui potranno maggiormente beneficiare gli utenti desktop, l'OSDL ha citato il più esteso supporto alle periferiche hot-plug (quali quelle FireWire e USB) e l'implementazione di architetture audio e video più sofisticate e performanti.

L'OSDL è uno dei più grandi laboratori indipendenti per la promozione e lo sviluppo del software open source. Fondato nel 2001 da colossi come HP, Intel, IBM e Dell insieme ai principali distributori di Linux, l'OSDL si occupa in particolare dello sviluppo degli strumenti e delle funzionalità necessarie a Linux per penetrare nei settori chiave del mercato enterprise, come quello dei data center e delle telecomunicazioni.

Articoli correlati

  • Ecologia della vita quotidiana e computer
    Ecodidattica
    Linux Lubuntu per resuscitare i vecchi computer

    Ecologia della vita quotidiana e computer

    Non volete gettare il computer su cui è istallato Windows XP? Ecco alcuni consigli per evitare l'obsolescenza tecnologica usando il software giusto.
    29 marzo 2019 - Alessandro Marescotti
  • Linux orientato alla didattica
    Ecodidattica
    So.Di.Linux

    Linux orientato alla didattica

    Un ottimo esempio anche di green economy perché consente - essendo un software "leggero" - di riutilizzare computer ancora funzionanti ma poco potenti. Computer che rischiano di andare in discarica ma che con Linux tornano a "nuova vita"
    5 dicembre 2016 - Alessandro Marescotti
  • Richard Stallman a Firenze: Software libero ed economia solidale per difendere democrazia e libertà
    CyberCultura
    Stallman, chi era costui? :-)

    Richard Stallman a Firenze: Software libero ed economia solidale per difendere democrazia e libertà

    Per chi non è avvezzo al sistema operativo del "pinguino", il nome di Stallman non dice nulla. E per chi non segue le vicende del "software libero", o non sa che la Rete può diventare un'arma a doppio taglio, difficilmente avrà partecipato all'importante e seguitissimo incontro che si è tenuto a Firenze lo scorso 14 settembre 2013; ospite illustre, appunto, Richard Stallman.
    25 settembre 2013 - Roberto Del Bianco
  • Dal pensiero strade per innovare
    CyberCultura
    Tesi del Master "Scienza Tecnologia e Innovazione"

    Dal pensiero strade per innovare

    Software e comunicazione digitale, circolazione della conoscenza ed esigenze di tutela della proprietà intellettuale
    28 gennaio 2010 - Lidia Giannotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)