I passi avanti verso la banda ultralarga

23 aprile 2004
Guido Tauro

Due gruppi del mondo dell’industria si sono uniti da poco per dare una spinta decisiva allo sviluppo della banda ultralarga (UltraWideBand) ed in generale per lanciare sul mercato i prodotti basati sul wireless. I protagonisti dell’accordo sono WiMedia Alliance e Multiband OFDM Alliance (MBOA), due associazioni che raggruppano aziende col fine di promuovere l'utilizzo della connettività senza fili nei dispositivi elettronici di largo consumo.

WiMedia Alliance ha riconosciuto la versione della tecnologia UWB della MBOA e ha deciso di supportare il gruppo e le sue specifiche messe a punto per il radio wireless. Ha confermato la notizia Intel, che è membro di entrambe le associazioni. Nei dettagli, l’approvazione riguarda le specifiche dei livelli Physical e Medium Access Control, che in sostanza permettono di trasmettere, spedire e ricevere i dati.

UWB è un sistema radio wireless a banda ultralarga, che consente di trasmettere dati tra dispositivi elettronici di largo consumo, periferiche di computer e dispositivi mobili a breve raggio; il tutto ad una velocità estremamente elevata - fino a 480 megabit nel raggio di 10 metri - e con un consumo minimo di energia. Si presta in modo particolare a trasferire contenuti multimediali ad elevata quantità di dati, come il video streaming da un videoregistratore digitale ad un apparecchio televisivo ad alta definizione, o la connessione wireless di un computer portatile ad un proiettore. Secondo gli esperti, la tecnologia a banda ultralarga prenderà il posto di quella Bluetooth, perché, rispetto ad essa, ha il vantaggio di trasportare senza fili una quantità maggiore di dati a corta distanza. Tuttavia, siccome lo standard Bluetooth è ormai troppo diffuso per sostituirlo in tempi brevi, è probabile che la piattaforma UWB finisca con l’inglobare progressivamente il vecchio standard come semplice protocollo per trasportare i dati. Il nuovo sistema si integrerà così con i vecchi dispositivi e nello stesso tempo, tutti i prodotti compatibili potranno sfruttare le nuove potenzialità.

Secondo Craig Mathias, analista alla società di ricerca Farpoint Group, la manovra messa in atto dalla WiMedia Alliance e dalla MBOA, mostra che gli sforzi per creare uno standard comune stanno progredendo in modo significativo, semplificando così i problemi di carattere burocratico in cui l’UWB potrebbe incappare nel futuro. "Si tratta di una spinta per il mercato, perché, malgrado la paralisi degli standard, le associazioni affaristiche si stanno impegnando affinché sia più facile realizzare i dispositivi, piuttosto che pensarli", dice Mathias. Le domande insolute sono: quando usciranno i dispositivi UWB? come reagirà il mercato nei loro confronti?

I chip a banda ultralarga saranno realizzati presumibilmente entro la metà del 2005. Dispositivi compatibili con questi processori saranno disponibili la prossima estate, secondo Stephen Wood, portavoce di Intel communications labs. Ma la crescita di questa tecnologia è messa in pericolo dalla disputa tecnica rimasta insoluta riguardo al completamento di uno standard comune e definitivo: i membri dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), la più grande associazione tecnico-professionale del mondo, preferiscono infatti lo standard presentato dalla MBOA; intanto, una proposta competitiva proveniente da Motorola e altre aziende, ottiene abbastanza consensi da ostacolarla. Tutto ciò rallenta la soluzione: infatti, per rendere definitivo lo standard, devono approvarlo il 75% delle compagnie coinvolte. Per il momento i diretti interessati eludono pubblicamente la questione: Motorola mantiene il riserbo sulle eventuali decisioni prese dalla WiMedia Alliance, mentre il gruppo stesso si rifiuta di parlarne. Una volta definito l’accordo su questo punto cruciale, per il networking si profilerà un futuro decisamente "ultraveloce".

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