Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

Quello che gli americani gia' sanno e che gli italiani non devono sapere

Taranto è diventata base Nato ed e' candidata ad ospitare un comando Usa

Presentiamo i documenti non secretati del Pentagono e informiamo i parlamentari su cio' che il governo non ha detto loro.
8 febbraio 2004
Associazione PeaceLink

Presso la sede del Wwf di Taranto – in un’apposita conferenza stampa - PeaceLink presenta ai giornalisti i documenti non secretati del Pentagono che attestano la trasformazione della base navale di Taranto in Base NATO.

Sono informazioni mai comunicate al Parlamento, frutto di ricerche incrociate realizzate su Internet da un gruppo di mediattivisti.
Taranto è sede di una base nazionale della Marina Militare Italiana ma dalla metà degli anni Ottanta vi è stato un ampliamento in “zona Chiapparo” finanziato in parte da fondi Nato.
La mappa del porto di Taranto, tratta da un sito militare Usa.

Dalla fine del 2002 Taranto è comando Nato con la sigla COMITMARFOR, guidato dal Contrammiraglio Maurizio Gemignani, ma solo recentemente lo staff multinazionale della Nato ha cominciato ad essere operativo al 100%.
La foto che pubblichiamo (tratta dal sito www.analisidifesa.it) è proprio un'immagine di questo centro di comando Nato che sta operando a Taranto. Il sistema C4i nel comando Nato COMITMATFOR di Taranto. Fonte: www.analisidifesa.it


In passato vi erano stati vari interventi del movimento pacifista per denunciare una variazione dello status militare della base. Ma dai vertici politico-militari non sono giunte ufficiali conferme circa il nuovo status NATO della base, solo smentite”, spiegano gli attivisti di PeaceLink, un’associazione telematica che ha inserito tutto il dossier sul sito.

Ma la cosa che suscita forse maggiore scalpore è stata la conferma che Taranto – acquisendo il nuovo status di base della Nato, la più grande del Mediterraneo - diventa l’unico “Headquarters” (Quartier Generale) della NATO candidato ad ospitare la flotta americana che dal 2005 si dovrebbe trasferire da Gaeta per trovare una sistemazione più avanzata a sud-est.
Mappa dei porti italiani: Taranto è sede candidata della flotta Usa che sarà trasferita da Gaeta.

Questa ipotesi, ventilata negli scorsi giorni dal senatore Francesco Cossiga e dall’onorevole Massimo Ostillio, trova così una conferma nei documenti ufficiali del Pentagono che attestano la costituzione a Taranto di una “High Readiness Force” (comandi proiettabili ad alta prontezza) di tipo navale, che si va ad affiancare ad una “High Readiness Force” di terra ubicata a Milano in un apposito nuovo quartier generale della Nato.

A Taranto da poche settimane è operativo al 100% un comando Nato denominato COMITMATFOR. Su Internet abbiamo trovato la foto di questo centro di comando.

La documentazione presentata da PeaceLink contiene l’intera mappa della nuova Nato in Europa e smentisce le voci di una possibile destinazione della Sesta flotta Usa in Turchia per assenza, allo stato attuale delle cose, di comandi navali della Nato certificati HRF (High Readiness Force).

La mappa del Pentagono è chiara: l’unica sede candidata ad accogliere la Sesta Flotta Usa nella sua veste di comando Nato, denominato COMSTRIKFORSOUTH, è Taranto.

Nei giorni scorsi erano giunte smentite dal Governo Italiano e dal comandante americano Shelanski, in visita a Taranto con la nave comando Usa LaSalle.

PeaceLink è conosciuta per aver ottenuto nel 2000 il piano di emergenza nucleare per Taranto e per aver scoperto, esibendo documentazione non secretata del Pentagono, l’installazione nella base di Taranto del sistema americano di comando e spionaggio satellitare C4i.

Allegati

  • International Military Headquarters Annex 1 - Taranto

    105 Kb - Formato pdf
    DoD Financial Management Regulation Volume 11A, Chapter 9, Annex 1 --- October 2002 --- Source: http://www.defenselink.mil/comptroller/fmr/11a/11aarch/11A09_Annex1_arch102002.pdf --- FILE USA-TARANTO1.PDF In questo documento appare Taranto con una stellina accando. Vuol dire che è la base "nuova arrivata" nella lista dei quartieri generali internazionali militari. Questo lo si comprende ancora meglio nel file successivo USA-Taranto2.pdf mentre nel file USA-Taranto3.pdf si nota che dopo Taranto nel 2003 viene aggiunta la base polacca di Stettino. Questi file vengono cioè generati dal Pentagono ogni volta che vi è un aggiornamento della lista dei quartieri generali della Nato in cui vi è una presenza di militari Usa.
  • Support of International Military Activities - Taranto

    115 Kb - Formato pdf
    DoD Financial Management Regulation Volume 11A, Chapter 9 --- October 2002 --- Source: http://www.defenselink.mil/comptroller/fmr/11a/11a09.pdf --- FILE USA-TARANTO2.PDF
  • International Military Headquarters

    71 Kb - Formato pdf
    DoD Financial Management Regulation Volume 11A, Chapter 9, Annex 1 --- April 2003 --- Source: http://www.defenselink.mil/comptroller/fmr/11a/11A09_Annex1.pdf --- FILE USA-TARANTO3.PDF
  • Dossier base Taranto

    20 Kb - Formato rtf
    Approfondimenti e spiegazioni in lingua italiana

Articoli correlati

  • Tre lezioni dalla guerra in Ucraina
    Editoriale
    Un punto di vista pacifista sul fallimento della "guerra giusta"

    Tre lezioni dalla guerra in Ucraina

    Putin non è in ginocchio come prevedeva Biden ma è più forte di prima. L'esercito ucraino è a corto di uomini e risorse. L'esercito russo ha una superiorità schiacciante. Tutto ciò ci impone a una riflessione profonda sulle alternative alla guerra.
    5 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • In Ucraina la Nato è paralizzata in un "paradosso bellico"
    Editoriale
    Ecco come le super-bombe russe FAB stanno cambiando la guerra

    In Ucraina la Nato è paralizzata in un "paradosso bellico"

    L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
    26 marzo 2024 - Alessandro Marescotti
  • Bocciato l'ordine del giorno di Angelo Bonelli sull'ILVA di Taranto
    Ecologia
    Ennesimo decreto Salva IILVA

    Bocciato l'ordine del giorno di Angelo Bonelli sull'ILVA di Taranto

    Il 13 marzo è stato convertito in legge l'ultimo decreto in materia di ILVA con un iter blindato e senza che ci fosse la possibilità di introdurre norme a difesa dell'ambiente e della salute. Nonostante ciò, la battaglia non è finita. Taranto resisti! Taranto non sei sola.
    21 marzo 2024 - Fulvia Gravame
  • Presentate le osservazioni al dissalatore presso il fiume Tara
    Ecologia
    La cittadinanza jonica si è mobilitata

    Presentate le osservazioni al dissalatore presso il fiume Tara

    Oltre dieci associazioni della provincia di Taranto si sono attivate per salvare il fiume Tara dal progetto di dissalatore che lo distruggerebbe e aumenterebbe la contaminazione delle acque del mare. “Ci si salva soltanto assieme!”, come ha detto Papa Francesco.
    19 marzo 2024 - Fulvia Gravame
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)