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I sommergibili atomici e le troppe malformazioni alla Maddalena

Antonello Repetto, pacifista sardo, ci aggiorna in continuazione sulla Maddalena. "Le bugie nucleari", le difinisce. La Asl dà all'incidente di Chernobyl tutta la colpa della radioattività presente nell'acqua. Ma il consiglio comunale chiede un monitoraggio dei tumori (vedere note in fondo).
27 febbraio 2004
Fonte: La Nuova Sardegna 13/2/04

Piero Mannironi è un bravo giornalista de La Nuova Sardegna. Ha raccolto storie di malformazioni molto rare riscontrate nei feti. Parla di "un'anomalia statistica". Dove? Nell'isola dei sommergibili nucleari Usa: La Maddalena.
Si tratta di "anencefalia" per cui le ossa cranuche hanno un'incompleta saldatura e il cervello rimane privo di protezione. Tre casi "a cavallo tra il 1987 e il 1988", racconta Mannironi che raccoglie questa testimonianza di una mamma: "Ricordo che raccontai al genetista delle altre due donne della Maddalena che avevano avuto questo problema insieme a me. E lui mi disse che un'incidenza così alta di anencefalie, secondo uno studio scientifico internazionale, era stata riscontrata in una zona del Galles dove si effettuavano lavorazioni industriali che provocavano l'emissione continua di radiazioni".
Mannironi ha trovato altri due casi di simili malformazioni a cui si somma un recentissimo caso di "cranioschisi", molto simile alla anencefalia, malformazione che si verificò nel 1976 con tre casi denunciati il 12 febbraio 1976 dai medici di base. La Maddalena, con i suoi sommergibili nucleari, rimane un giallo. "Probabilmente, una parte della verità - scrive Mannironi - è scritta nei registri del reparto di ginecologia e ostetricia dell'ospedale della Maddalena..."

Queste storie ci giungono perché Antonello Repetto, pacifista sardo, ci aggiorna in continuazione sulla Maddalena. "Le bugie nucleari", le difinisce. La Asl dà all'incidente di Chernobyl tutta la colpa della radioattività presente nell'acqua.

Intanto costerà 9,4 milioni di dollari riparare il sottomarino Uss Hartford che alla Maddalena aveva sbattuto sul fondale il 25 ottobre 2003. Il sindaco della Maddalena parlò con ottimismo di "alcuni graffi allo scafo".
Oltre 18 miliardi di vecchie lire per "alcuni graffi"... Cliccate su
http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_2342.html
e vi verrà da ridere.

Note: Chiesti ulteriori controlli sulla base di Santo Stefano (La Maddalena)

Prima dell’inizio del consiglio comunale, Franco Curedda, di Progetto La Maddalena (a lista di riferimento a Renato Soru), ha consegnato al presidente dell’aula Antonio Satta, Forza Italia, una mozione sottoscritta poi da Deligia, Tirotto, Zanchetta, Belli, Randaccio e Filigheddu, nella quale chiede l’impegno del presidente del consiglio d’intesa con i capigruppo consiliari a «convocare il Consiglio a breve termine per discutere in ordine alla delicata problematica della radioattività alla Maddalena. Questo in seguito al prospetto fornito dal dottor Mario Budroni, responsabile del servizio del centro multizonale di osservazione epidemiologica dell’azienda sanitaria locale numero 1 di Sassari, proprio per accertare attraverso un’indagine epidemiologica quale sia l’incidenza statistica delle neoplasie nel territorio comunale e nella Gallura».
La mozione è stata votata quasi da tutti, perché anche la maggioranza si è sentita responsabile e si aggiunta ai firmatari. Clamorosa la posizione di Tirotto, che ha votato contro, seppure firmatario, e ha chiarito di averlo fatto perché «non bisogna perdere tempo su queste cose e che un consiglio comunale sarebbe ancor inutile e perdita di tempo, ma ci vogliono informazioni precise e sicure e devono venire subito gli esperti qui in Consiglio».
Il sindaco Rosanna Giudice, dal canto suo, ha ammesso che è stata una mozione intelligente e pertanto bisognava seguirla come del resto era stato fatto anche in Provincia. Tutti hanno dato il loro contributo con la certezza che vengano qui, come ha richiesto Curedda, gli oncologi e tutti gli esperti e in particolare dottor Budroni.
«I dati che ho richiesto alla Asl numero 1 e al responsabile del servizio Budroni - inizia Curedda - sono quelli che si riferiscono all’anno 1992 fino ad arrivare al 2001 che riguardano le patologie tumorali che esistono. Però i dati sono considerati a livello di percentuale su 100mila abitanti. Ho richiesto questi in seguito a quelli che sono stati dati dai medici di base che avevano riscontrato un aumento dei tumori linfatici e quelli della cute». La mozione quindi serve per fare chiarezza su tutti i dati che sono arrivati e nello stesso tempo de «se c’è un aumento in tutti questi valori: infatti sappiamo che alla Maddalena, in dieci anni, ci sono 323 persone, maschi, che hanno avuto un tumore maligno, e 207 donne. Questi numeri però si riferiscono a tutti i tipi di tumori, ecco perché richiediamo l’intervento degli oncologi, per verificare se veramente tutte queste persone che sono state attaccate dal tumore lo abbiano contratto per la presenza dei sottomarini atomici». (a.n.)

Fonte: La Nuova Sardegna 25/2/04, in
http://www.cronacheisolane.it/not_04_137.htm

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