Nasce un Coordinamento No NATO
“La gente pensa che la NATO ci difende mentre vediamo che, dal 1991, è proprio il contrario: la NATO ci mette costantemente nei guai,” dice Chiara Masini dei CARC, uno dei gruppi promotori del neo Coordinamento. “Basta vedere come la NATO ha ridotto la Libia con i suoi bombardieri, compresi quelli italiani; oggi a pagarne le conseguenze sono sia i libici, caduti nella miseria, sia noi europei per via del flusso incontrollato di migranti.”
“Speriamo di avere successo questa volta,” dice Vincenzo Brandi della Rete NoWar-Roma, una delle associazioni promotrici del neo Coordinamento. “Come ha ricordato Chiara, è importante distruggere il mito di una NATO meramente difensiva. Dopo l’implosione dell’Unione Sovietica nel 1991, la NATO ci ha trascinato in guerra dopo guerra, tutte illegali. E lo ha fatto sia apertamente, come con il bombardamento della ex-Jugoslavia e dell’Afghanistan, sia velatamente, come con l’attuale assistenza che fornisce ai cosidetti ribelli in Siria e allo stato di Israele per la sua guerra a Gaza. Ma forse il più eclatante coinvolgimento militare velato della NATO è l’attuale conflitto in Ucraina. Infatti, senza farsi vedere, la NATO ha addestrato, equipaggiato e guidato le milizie ucraine che hanno rovesciato il governo di Kiev nel 2014 e che poi hanno assediato la popolazione russofona del Donbass per ben otto anni. Ora, dopo la controffensiva russa, la NATO ha gettato la maschera e invia palesemente i suoi militari in Ucraina – ad esempio, per guidare i missili Atacms che rischiano di innestare un conflitto nucleare. In pratica, dal 1991, ovunque c’è guerra, c’è la mano della NATO. Dobbiamo unirci tutti quanti per trovare il modo di uscirne.”
Chi vuole partecipare all’assemblea costituente del neo Coordinamento è pregato di scrivere una mail a coordinamentonazionalenonato@proton.me oppure di segnalare il proprio interesee tramite whatsapp o sms al 3791639218.
Articoli correlati
- Un forte discorso per la pace
Alex Zanotelli oggi sul palco a Roma
Nel suo intervento ha denunciato con forza la strage dei bambini palestinesi e ha invocato sanzioni. E ha invitato a scendere in strada contro il progetto europeo di aumento delle spese militari, che vedrebbe l’Italia raddoppiare il proprio bilancio militare da 32 a 64 miliardi di euro all’anno.5 aprile 2025 - Alessandro Marescotti - Un intervento pubblico
L'arcivescovo: "Gaza è diventata un campo di sterminio"
L'arcivescovo di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo mons. Franco Moscone denuncia il riarmo4 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - La matrice stragista e i depistaggi
Strage fascista di Brescia: sentenza dopo 51 anni conferma le complicità istituzionali e atlantiche
La definizione ormai abusata di “servizi segreti deviati” non regge più alla luce di questa sentenza. I depistaggi furono un’azione consapevole, deliberata, volta a mantenere l’Italia all’interno dell’orbita atlantica e a garantire l’“ordine”, anche a costo di sacrificare vite innocenti.4 aprile 2025 - Alessandro Marescotti - Un punto di riferimento per la comunità scientifica e per le reti di solidarietà internazionale
Ci lascia Paola Manduca, biologa e genetista
Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network