Lo comunica l'assessore all'Ambiente della Provincia Stefano Arrighini
Monitoraggio delle diossine a Prato
Dalle analisi sul terreno valori dieci volte sotto il limite di legge.
Pratoblog
Prato, 18 febbraio 2010 - L'assessore all'Ambiente della Provincia Stefano Arrighini ha risposto ieri pomeriggio nel corso del Consiglio provinciale a una domanda d'attualità presentata dal gruppo consiliare PdL sull'impianto di incenerimento dei rifiuti di Montale e sul monitoraggio riguardo la presenza di diossine nel territorio.
L'assessore ha chiarito subito che il monitoraggio è diretto da un tavolo estremamente competente composto dalle autorità ambientali e sanitarie delle province di Pistoia e Prato. Il tavolo da molti mesi ha messo in atto uno scrupoloso programma di monitoraggio, con l'assistenza anche di esperti esterni che rappresentano strutture di grande autorevolezza scientifica come l'Istituto Superiore di Sanità.
Al momento è stato già concluso il programma di rilevamento dei terreni, attraverso una griglia di 38 punti di prelievo vasta e articolata sia in area pistoiese che pratese (in particolare nel Comune di Montemurlo) anche in zone molto lontane dalle aree di ricaduta, in modo da stabilire un confronto per i punti più vicini all'impianto e per quelli più critici, segnalati dal modello diffusionale di ricaduta dei fumi. Tutti i campioni analizzati, anche quelli delle aree più a rischio, sono quasi dieci volte inferiori al limite imposto dalla legge per le aree residenziali e quindi ampiamente nella norma.
L'altra parte del programma, ha proseguito Arrighini, riguarda la presenza di diossine e PCB nelle matrici biologiche, dagli aghi di pino fino ai polli, dove si verifica l'accumulo delle diossine. Si tratta di una indagine più complessa perché quasi tutte le diossine che si trovano in un organismo provengono da ingestione e non da inalazione. Ciò significa che l'accumulo dipende dall'alimentazione e non è immediatamente collegabile al territorio. In ogni caso i risultati avuti finora non destano alcun allarme, quelli definitivi si avranno entro l'anno.
L'assessore ha concluso ricordando che i dati sulla diffusione delle malattie scientificamente collegate agli effetti della diossina a Montemurlo sono assolutamente nella norma sia provinciale che regionale. La guardia comunque va tenuta alta e il tavolo ha un ruolo fondamentale, perché in caso di necessità è in grado di fornire ai sindaci, che rappresentano l'autorità sanitaria, gli elementi necessari per eventuali provvedimenti.
Articoli correlati
- Tutto comincia il 27 febbraio 2008 e così prendono avvio le indagini di "Ambiente Svenduto"
La diossina nel pecorino
Il formaggio era prodotto da un pastore che pascolava vicino all'ILVA. Viene consegnato, a spese di PeaceLink, in un laboratorio di analisi di Lecce. "Diteci quello che c'è dentro". Qualche giorno dopo arriva una telefonata allarmata dal laboratorio: "C'è la diossina".Repubblica - Inviata dal Ministero della Transizione Ecologica al gestore dello stabilimento ILVA di Taranto
Diffida sul campionamento continuo della diossina ILVA
Il Gestore dell'ILVA non ha eseguito il controllo mensile del camino E-312. La legge prevede il fermo dell'impianto se accadesse una seconda volta in 12 mesi. PeaceLink evidenzia che dai controlli emerge una concentrazione di diossina superiore al limite prescritto per gli inceneritori.9 luglio 2021 - Associazione PeaceLink - I limiti per la dose tollerabile sono stati abbassati di sette volte dall'EFSA nel 2018
Strategia comunitaria sulle diossine, i furani e i bifenili policlorurati
"In bambini esposti a diossine e/o PCB durante la fase gestazionale sono stati riscontrati effetti sullo sviluppo del sistema nervoso e sulla neurobiologia del comportamento, oltreché effetti sull’equilibrio ormonale della tiroide, ritardo nello sviluppo, disordini comportamentali".24 gennaio 2021 - Redazione - L'Arpa Puglia scrive nuovamente a Ministero dell'Ambiente e Ispra
"Diossina dal camino?" Ancora nessuna risposta
L'Agenzia regionale sollecita la revisione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e coinvolge il sindaco Melucci, già firmatario dell'ordinanza ferma al Consiglio di Stato.24 aprile 2021 - Mimmo Mazza
Sociale.network