Mercoledì 4 Novembre presentazione libro LEGAMI DI FERRO.
L’incontro, promosso dal Gruppo AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) di Francavilla Fontana si propone di promuovere un dibattito, proprio a partire da questo libro inchiesta.
L'analisi dell'autrice parte da due disastri ambientali, quello dell’ILVA di Taranto e quello provocato in Amazzonia dalla multinazionale brasiliana la VALE. I due disastri, nonostante li dividano migliaia di chilometri, sono strettamente legati, in quanto in Amazzonia viene estratto il minerale di ferro che poi arriva a Taranto per essere trasformato in acciaio nella fabbrica dell'ILVA.
I missionari comboniani presenti in Amazzonia denunciano da tempo l’inquinamento presente in quella zona, dove nella comunità di Piquià di Baixo ci sono ben cinque industrie siderurgiche e 14 altiforni, senza filtri per la prima tappa di fusione del minerale di ferro, la più pericolosa ed inquinante.
Parteciperanno al dibattito, oltre all’autrice, il prof. Alessandro MARESCOTTI, presidente dell'associazione ambientalista PEACELINK, in prima linea a Taranto nella battaglia per l'ambiente e la salute, e il dottor Franco COLIZZI, Coordinatore per la Puglia dei Gruppi AIFO. Modera il dr. Alessandro LAGHEZZA, del Gruppo AIFO di Francavilla Fontana.
L'incontro è aperto a tutti. Saranno disponibili delle copie del libro.
Articoli correlati
- Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos - Coincidenze singolari
Taranto condannata alle malattie dall’AIA del governo. Oggi un altro incidente
Il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin è stato in città proprio mentre si verificava l'incidente all'AFO 1 inaugurato il 15 ottobre 2024 dal ministro Urso.7 maggio 2025 - L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network