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Le norme anti-covid e anti-inquinamento entrano in palese contrasto

Wind-day a Taranto, polveri ILVA sulla città ma le finestre delle scuole vengono aperte per il Covid

Il Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente sottolinea che è preciso dovere del sindaco dichiarare la necessità di fermare dell'area a caldo dell'ILVA. Per combattere il Covid che si diffonde nelle scuole va fermata la produzione inquinante che fa salire il PM10 nelle aule che vanno arieggiate.
7 ottobre 2020
Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente a Taranto

COMUNICATO STAMPA Polveri sulla città 4 luglio 2020 durante una tempesta di vento

Ai sensi del Piano contenente le prime misure di intervento per il risanamento della qualità dell'aria nel quartiere Tamburi (TA) per gli inquinanti PM10 e benzo(a)pirene, approvato con DGR n. 1944 del 02/10/2012, e dei connessi adempimenti previsti a carico delle Aziende interessate, l'Arpa Puglia ha comunicato che domani, 8 ottobre 2020, è previsto un "wind-day".

In caso di "wind-day" l'ASL di Taranto ha predisposto delle raccomandazioni in cui invita la popolazione, esposta alle emissioni dell’area industriale, ad attenersi alle misure di precauzione indicate nell’apposito documento ufficiale della ASL sui “wind-days” che a pagina 10 riporta quanto segue: "Si consiglia ai soggetti particolarmente sensibili di programmare eventuali attività sportive all'aperto nelle ore in cui i livelli di inquinamento sono inferiori, ovvero fra le ore 12 e le 18. Arieggiare gli ambienti chiusi negli stessi orari".

Tali raccomandazioni dovrebbero essere recepite dal Sindaco di Taranto, massimo responsabile della salute pubblica, e trasformate in indicazioni operative per le scuole. In base a quanto raccomandato dalla ASL, il Sindaco di Taranto dovrebbe dare indicazione di arieggiare i locali scolastici dalle ore 12 alle ore 18 durante i "wind-day". Ciò al fine di ridurre il PM10 nelle aule scolastiche che, ricordiamo, è classificato come cancerogeno dalla IARC (Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro) nella classe 1 (cancerogeno certo) e non dovrebbe superare, per le linee guida dell'OMS, i 20 mcg/m3 come media annua.

E' importante notare che le sopra citate raccomandazioni della ASL - in merito al ricambio di aria negli ambienti chiusi - scattano a partire dai 26 mcg/m3 per gli "individui particolarmente sensibili", fra i quali la ASL cita espressamente i bambini.

Quindi durante l'orario scolastico il sindaco dovrebbe dare istruzioni di non effettuare il ricambio di aria per poter ridurre il PM10. Ma questo entra in contrasto con la normativa anti-Covid che viceversa prevede una costante azione di ricambio dell'aria per evitare eventuali contagi dovuti al ristagno.

Il Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente chiede al Sindaco di Taranto di porre la questione in termini ufficiali dichiarando in contrasto le norme sul Covid con le norme sui "wind-days". Chiede di conseguenza al Sindaco di Taranto, in quanto massimo responsabile della salute pubblica, di dichiarare l'ILVA incompatibile con la tutela della salute pubblica, in particolar modo nelle scuole esposte contemporaneamente al rischio Covid e al rischio PM10.

Il Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente chiede al Sindaco di Taranto che vengano forniti in tempo reale i dati del PM10 ai cittadini mediante Internet, come ormai sancito dalla normativa europea, in modo che egli stesso possa avere un riscontro immediato del livello di pericolosità del PM10. Attualmente il Sindaco e i cittadini conoscono i dati del PM10 solo il giorno dopo, quando non è più possibile applicare le raccomandazioni della ASL in maniera appropriata e puntuale.

Il Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente fa presente al Sindaco di Taranto che la copertura dei parchi minerali ha ridotto il sollevamente e lo spostamento delle polveri grossolane ma non il PM10 che è originato dai processi produttivi dell'area a caldo. Questo evidenzia come l'area a caldo vada chiusa e il Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente di Taranto ribadisce che la produzione dell'area a caldo vada fermata immediatamente, dando anche attuazione al sequestro penale dell’area a caldo posto in essere dalla magistratura nel 2012 e mai annullato. 

Il Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente sottolinea che è preciso dovere del sindaco adoperarsi per il fermo dell'area a caldo, ribadendolo in ogni sede e con ogni mezzo a sua disposizione. Egli deve dichiarare l'incompatibilità degli inquinanti emessi dall'area a caldo con la salute pubblica e porsi alla testa di cittadini che a Taranto da tempo lo richiedono.

Per il Comitato Cittadino per la Salute e l’Ambiente a Taranto

Massimo Castellana

con le seguenti associazioni

  • Associazione PeaceLink (Alessandro Marescotti)
  • Comitato Quartiere Tamburi (Giuseppe Roberto)
  • Donne e Futuro per Taranto Libera (Lina Ambrogi Melle)
  • Genitori Tarantini (Cinzia Zaninelli)
  • LiberiAmo Taranto (Maria Arpino)
  • Lovely Taranto (Antonella Coronese)

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