Sudafrica 1899 - Gandhi e B.P.
Nel 2007 si celebra il centenario della nascita dello scoutismo.
E poco tempo fa, l'11 settembre 2006, abbiamo ricordato il centenario della nonviolenza moderna prendendo ad inizio l'assemblea che si tenne in un teatro di Johannesburg. E' proprio il Sudafrica a cavallo del 1900, la regione del Transvaal, la culla, l'incubatrice di queste due grandi realtà di opposizione alla violenza, alla sopraffazione di un popolo di una razza di una classe di un genere, dell'uomo sull'uomo.
Scrisse B.P. in "Scautismo per ragazzi": "Divenni un vero scout nelle campagne del Sud Africa". Ufficiale molto atipico della superpotenza mondiale di quel periodo è in realtà famoso non per battaglie vinte ma per le sue capacità di osservazione, di addestramento, di sopravvivenza. Abilità che sviluppò sicuramente a partire dalla sua passione per la vita nella natura incontaminata, ma anche dal contatto con le popolazioni indigene sia in India che in Africa. Gli incarichi a cui veniva assegnato erano soprattutto di esplorazione, di "intelligence". E appena poteva si assegnava da solo tali incarichi pur essendo l'ufficiale con il grado più alto.
In una lettera dell'8 ottobre 1899 scrive: “Un esercito dei Boeri in tre colonne, di circa 6000 o 7000 uomini, è accampato entro dieci miglia da noi. Sono stato fuori durante la notte esplorando intorno ai loro accampamenti". I suoi libri sullo scoutismo sono zeppi di disegni, aneddoti e suggerimenti pratici desunti dall'essere venuto in contatto diretto o dall'aver osservato i nativi del Ghana dello Zimbabwe e del Sudafrica.
Non sposò certo l'ideologia militarista. Scrive infatti "...Ma non è indispensabile una guerra per poter essere utile come esploratore. Infatti, come esploratore di pace, ci sono infinite cose da fare, ogni giorno, dovunque vi troviate." L'episodio che gli diede il massimo della popolarità in patria fu la resistenza durante l'assedio a Mafeking, in Sudafrica appunto. Gli inglesi avevano subito un paio di sconfitte ad opera degli insorti Boeri e la liberazione di Mafeking dopo 217 giorni di isolamento e accerchiamento da parte di un esercito più numeroso e attrezzato fu vissuta come una grande vittoria. In effetti grande merito fu della creatività, delle invenzioni e dei trucchi posti in essere da B.P. e dalla sua capacità di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili.
"E' noto che l'esperienza decisiva per la conversione di Baden-Powell dal militarismo tradizionale fu l'esperienza dell'assedio di Mafeking, di cui egli fu considerato l'eroe nazionale. In quell'evento, egli fu impegnato in un'opera di difesa e non di attacco, non per portare morte o oppressione o colonialismo culturale, ma per cercare la sopravvivenza comune di inglesi e sudafricani. Inoltre egli, oltre che combattere e comandare i militari, imparo' ad organizzare ed educare la gente civile. Ancora, egli fece cio' unendo popolazione colonialista e popolazione colonizzata, quindi facendosi partecipe della vita e dei costumi culturali di una popolazione molto diversa da quella europea inglese. Infine egli stesso disse che in tale occasione si meraviglio' della grande capacita' ed efficienza dei ragazzi, una volta che questi venivano responsabilizzati a compiti di interesse collettivo. Cioe', egli ando' oltre l'organizzazione militarista formale, scoprendo cosi' le grandi capacita' che possono essere messe in gioco dalla popolazione civile e addirittura da quella parte che di solito viene considerata come inadatta all'organizzazione e alla lotta." [Antonino Drago in: "Scautismo ed educazione alla pace" ed. Mazziana]
Negli stessi anni e a seguire e nella stessa regione il giovane avvocato Gandhi è attivo nel difendere le libertà civili e i diritti politici degli immigrati indiani. Gran parte di questi erano lavoratori a contratto importati per esigenze di manodopera, ma non per questo elevati al rango dei cittadini inglesi o boeri. La rivoluzione nonviolenta del Mahatma iniziò in Sudafrica, gli indiani scesero in piazza per protestare contro la discriminazione legale e razziale. In un'opposizione senz’armi il cui modello che sarà presto trasferito con successo in India.
"La storia fu maestra di politica per Gandhi, ancor piu' delle idee dei pensatori sociali" [Rocco Altieri nella prefazione a: Gandhi "Una guerra senza violenza (Satyagraha in Sudafrica)" Libreria Editrice Fiorentina 2005] più delle letture di Tolstoj e di Thoreau furono le esperienze dirette, sulla propria pelle e dei suoi connazionali, a far maturare questa nuova strategia di lotta contro l'Impero.
Altre tracce di nonviolenza in Sudafrica le troviamo nel 1941 nel periodo di prigionia del "soldato mediocre" Davide Melodia [1], ma questa e' un'altra storia.
[1] Davide Melodia "Un soldato mediocre - memorie 1939-1947" inedito
- info su B.-P. in inglese: http://pinetreeweb.com/
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