"Diritti senza confini": prove di cittadinanza
"Diritti senza confini" e al voto dei migranti di domenica 3 aprile con interviste
e materiali.
Comincia ad aprile il semestre caldo per spingere l'Unione Europea alla ratifica della convenzione Onu sui diritti dei migranti e dare la cittadinanza a tutti i residenti negli stati membri. Il comitato "diritti senza confini" ha lanciato una campagna di sensibilizzazione con la raccolta firme per due petizioni, una rivolta al nostro governo e una all'UE. Un primo importante passo nella prospettiva di arrivare alla cittadinanza europea di residenza ci sarà il 3 aprile in diverse città italiane, dove i cittadini migranti saranno chiamati simbolicamente al voto. L'iniziativa lanciata da Arci Nazionale coinvolgerà molte città italiane.
Interviste di Monica Poddighe:
- Walter Massa sul voto ai migranti nella città di Genova. (04'44'')
http://audio.amisnet.org/310305massa.mp3
- Nicola Vallinoto sulle petizioni di "diritti senza confine" (05'30'')
http://audio.amisnet.org/310305vallinoto.mp3
Il "Comitato diritti senza confini", ha presentato l'iniziativa lo scorso 14 marzo a Roma e ora sta definendo le modalità per la raccolta delle firme, con l'obiettivo di raccoglierne un milione in tutta Europa entro ottobre.
Il comitato è formato da personalità del mondo della cultura, della politica, dei sindacati, dell'associazionismo, dei movimenti - sollecita tutta la popolazione dei 25 stati membri in una "battaglia europea di civiltà", a vantaggio dei 19 milioni di migranti, "residenti non cittadini" che oggi ci vivono.
Entro i prossimi giorni si conosceranno le modalità per la raccolta delle firme, intanto Piero Soldini, responsabile immigrazione della Cgil suggerisce agli aderenti al comitato, di approfittare dei meeting estivi e delle manifestazioni che molti dei soggetti aderenti hanno già in programma. "Alcuni posizioneranno dei tavoli nell'ambito delle loro manifestazioni di piazza, altri raggiungeranno i lavoratori nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, altri ancora cercheranno di raggiungere gli immigrati non organizzati nelle stazioni, nelle piazze, e dove si danno appuntamento, altri sceglieranno di avvalersi della loro rete associativa per raggiungere italiani e non. Ciò che importa è riuscire attraverso la presentazione delle firme a trasformare un'istanza politica di cui si discute da anni in una battaglia a-partitica concreta".
sito di Peacelink
http://italy.peacelink.org/europace/articles/art_10368.html
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