Cancun-Cop16: un piano mondiale per l'ambiente e una carbon tax mondiale per gestire le emergenze ambientali globali. La proposta del Movimento Federalista Europeo trova il supporto di Jeremy Rifkin

7 dicembre 2010

cancun cop 16

Da Copenhagen a Cancun la storia non cambia: l'egoismo nazionale di pochi Paesi industrializzati rischia di affondare la Conferenza ONU sui cambiamenti climatici. Per superare l'inerzia in cui si trova il mondo a causa della divisione dell'umanita' in Stati nazionali sovrani occorre cambiare rotta. Il Movimento Federalista Europeo (MFE) propone la costituzione di un'Organizzazione Mondiale per l'Ambiente (OMA) sul modello della Comunita' Economica per il Carbone e l'Acciaio (CECA), gestita da un'Alta Autorita' indipendente che disponga di adeguate risorse finanziarie proprie. Tali risorse possono derivare da entrate automatiche, con l'istituzione di una carbon tax mondiale per gestire le emergenze ambientali globali e per ridurre le emissioni di carbonio (CO2). Jeremy Rifkin - nel suo intervento al Convegno dei Federalisti Europei alla Fiera Ecomondo in vista del vertice di Cancun - ha espresso piena sintonia di vedute con le proposte del MFE e ha invitato il movimento a proseguire in tale azione.

La divisione dell'umanita' in Stati nazionali sovrani impedisce di affrontare efficacemente i problemi globali, tra i quali il mutamento del clima, dovuto all'attivita' dell'uomo. Il Movimento Federalista Europeo, che si batte per il superamento di tale divisione a partire dall'Europa mediante la creazione della Federazione Europea, evidenzia che senza interventi immediati, incisivi e consistenti per la riduzione, a livello planetario, delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, l'aumento della temperatura media continuera' senza sosta con gravissimi rischi e pericoli per tutti i cittadini del Pianeta e le generazioni future.

Fino ad ora non sono stati adottati provvedimenti significativi, a livello globale capaci di contrastare il degrado ambientale che puo' diventare irreversibile. Il protocollo di Kyoto, pur avendo svolto, storicamente, un ruolo importantissimo si e' rivelato uno strumento inadeguato rispetto ai propri obiettivi (non solo perche' non applicabile ad aree di fondamentale importanza quali Stati Uniti, India e Cina). Trattandosi di un mero trattato internazionale e' scarsamente impegnativo ed e' stato largamente disatteso: occorre andare oltre lo strumento del Trattato internazionale.

Fermiamo la febbre del pianeta riducendo le emissioni di CO2 nell'atmosfera e affidando la stabilizzazione del clima a istituzioni internazionali adeguate al carattere globale della sfida climatica, che non puo' essere affrontata unilateralmente da nessuno Stato del Mondo.

E' necessario che i principali Paesi inquinatori (Stati Uniti, Unione Europea, Cina, India, Russia, Brasile, Messico, Giappone, Sud Africa) affrontino insieme la sfida climatica, partendo da un primo accordo di principio finalizzato a costituire la premessa di un atto di grande rilievo politico di risonanza mondiale.

E' necessario che si preveda l'assunzione di impegni vincolanti da parte degli Stati e la costituzione di un'Organizzazione Mondiale per l'Ambiente, dotata di reali poteri, gestita da un'Alta Autorita' indipendente e che disponga di adeguate risorse finanziarie proprie. Detta Organizzazione Mondiale costituira' lo strumento per gestire insieme le emergenze ambientali globali, per incoraggiare i Paesi in via di Sviluppo a condividere la diminuzione delle emissioni di carbonio (CO2) e i Paesi Sviluppati ad aiutarli fornendo loro una considerevole quota di sostegno finanziario e tecnologico da impiegare esclusivamente per l' utilizzo di energie rinnovabili. Il modello di istituzione proposto si ispira a quello della CECA .

I mezzi finanziari propri dovrebbero derivare da entrate automatiche con l'istituzione di una carbon tax mondiale, concepita come addizionale delle accise nazionali sul consumo di carburanti fossili, esistenti in tutti i paesi sopraindicati, salvo che negli Stati Uniti d'America.

L'Unione Europea ha il dovere di manifestare la propria capacita' e volonta' di assumere, parlando con una sola voce, un ruolo di leadership nella riconversione in senso ecologico dell'economia mondiale .

_ _ _ fine del comunicato _ _ _

A cura dell'Ufficio stampa del Movimento Federalista Europeo, 0039.347.0359693, ufficiostampa@mfe.it

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Il Movimento Federalista Europeo

Il Movimento Federalista Europeo e' stato fondato a Milano il 27-28 agosto 1943 da un gruppo di antifascisti raccolti intorno ad Altiero Spinelli. I principi sulla base dei quali esso e' nato sono contenuti nel Manifesto di Ventotene, elaborato nel 1941 dallo stesso Spinelli, con la collaborazione di Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. L'analisi e le proposte politiche contenute nel Manifesto si basano sulla presa di coscienza della crisi dello stato nazionale - ritenuto la causa principale delle guerre mondiali e dell'affermazione del nazifascismo - e sulla convinzione che solo il superamento della sovranita' assoluta degli Stati attraverso la creazione di una Federazione europea avrebbe assicurato la pace in Europa. L'MFE si differenzia radicalmente dai modelli normali di organizzazione politica, i partiti e i gruppi di pressione. Diversamente dai gruppi di pressione, che cercano solo vantaggi particolari per gruppi particolari senza modificare necessariamente l'assetto dei poteri costituiti e a differenza dei partiti, che hanno come quadro privilegiato di azione il quadro nazionale, l'MFE esercita un'iniziativa politica autonoma rivolta alla fondazione di uno Stato nuovo, la Federazione europea.

Il 21 maggio 2006 in occasione della sua prima visita ufficiale a Ventotene il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano dichiaro' che ''per rilanciare l'idea di Europa c'e' bisogno dell'impulso dei giovani, il cui sentire europeo si e' fatto naturale e profondo, e nell'avanguardia della Gioventu' Federalista Europea ( la sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo) la molla piu' forte''.

Movimento Federalista Europeo
Sezione italiana dell'Unione Europea dei Federalisti e del World Federalist Movement
Via Poloni, 9 - 37122 Verona - Tel. e fax +39 045 8032194

Note: Per ulteriori approfondimenti potete scaricare il Quaderno ''Un governo europeo per l'ambiente'' all'indirizzo http://www.mfe.it/doc/2010/quaderno-governo-europeo-ambiente.pdf

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Rimini, Fiera ''Ecomondo 2010'', sabato 6 novembre, convegno sul tema : ''La posizione dell' Europa e le proposte dei Movimenti e delle Organizzazioni della Societa' Civile in vista della Conferenza dell' ONU sul clima di Cancun''.

Interviste ed interventi video:

- Jeremy Rifkin - docente all'Executive Education Program della Wharton School presso la University of Pennsylvania, intervento in videoconferenza
http://www.youtube.com/watch?v=28V9LRXzVQw

- Alberto Majocchi - docente di scienza delle finanze all'Universita' di Pavia
"Una carbon tax europea per la riconversione ecologica dell'economia"
http://www.youtube.com/watch?v=O8ynXhLGPns

- Maurizio Gubbiotti - Coordinatore della Segreteria Nazionale di Legambiente
"Le proposte delle organizzazioni della societa' civile in vista di Cancun"
http://www.youtube.com/watch?v=F2z0gtI8M7o

- Roberto Palea - Presidente del Centro Einstein di Studi Internazionali di Torino
"Un 'Organizzazione Mondiale per l'Ambiente sul modello della CECA"
http://www.youtube.com/watch?v=uTT7JDU0S2w

- Vittorio Prodi - Parlamentare Europeo - Membro della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo
"Il ruolo del Parlamento Europeo alla Conferenza dell'ONU sul clima di Cancun "
http://www.youtube.com/watch?v=VN0esipgiaA

- Liliana Di Giacomo - Direzione nazionale del MFE - Segretaria del MFE della Puglia
"Fermiamo insieme la febbre del Pianeta - Un Piano mondiale per l'Ambiente-Un ruolo attivo dell'U.E."
http://www.youtube.com/watch?v=9KSy6zcSbxM

Angelo Consoli - President du Centre Europeen pour la Troisieme Revolution Industrielle di Bruxelles
"Un'Europa post-carbon : un nuovo grande progetto per l'integrazione europea"
http://www.youtube.com/watch?v=UPpxPQ_inSU

Interventi audio dei relatori:

- Relazione introduttiva: Lamberto Zanetti
http://www.gfeforli.eu/wp-content/uploads/2010/11/Relazione-introduttiva-di-Lamberto-Zanetti.mp3

- Introduzione: Roberto Palea
http://www.gfeforli.eu/wp-content/uploads/2010/11/Roberto-Palea.mp3

- Un'Europa post-carbon: Angelo Consoli
http://www.gfeforli.eu/wp-content/uploads/2010/11/Angelo-Consoli.mp3

- Una carbon tax europea: Alberto Majocchi
http://www.gfeforli.eu/wp-content/uploads/2010/11/Alberto-Majocchi1.mp3

- Vittorio Prodi
http://www.gfeforli.eu/wp-content/uploads/2010/11/Vittorio-Prodi.mp3

- Presentazione del documento “Fermiamo insieme la febbre del Pianeta”: Liliana Di Giacomo
http://www.gfeforli.eu/wp-content/uploads/2010/11/Liliana-Di-Giacomo.mp3

- Conclusioni di Maurizio Gubbiotti.
http://www.gfeforli.eu/wp-content/uploads/2010/11/Maurizio-Gubbiotti.mp3

Il convegno e' stato organizzato dalla Commissione Nazionale Ambiente del Movimento Federalista Europeo, dal Centro Einstein di Studi Internazionali di Torino e dall'Istituto di Studi sul Federalismo e l'Unita' Europea ''Paride Baccarini'', con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Commissione Europea, del Comune di Rimini, e con la collaborazione del CIME, dell' AICCRE e dell' AEDE.
Licenza: Pubblico Dominio

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