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10 novembre 2005

LE ROVINE DI MONTSEGUR

Autore: Gianfrancesco Intini

Pietre abbandonate al sole estivo
O lasciate gelare nel vento d’inverno
Muri decaduti, in rovina, spogli:
ecco cosa rimane della magnificenza,
della grandezza di quei vecchi bastioni,
rocce pensanti, inespugnabili e irraggiungibili
sopra quest’alta rocca del tempo crociato.
Ecco cosa rimane dell’imponente fortezza
Che era dimora del dominio cataro,
il castello di Montsegur, ora solo pietra.

Il tempo corrode queste dolci rovine,
ma lentamente e amabilmente le consuma.
Fu l’uomo che colpì a morte innocenti
Nel lampo di un colpo di spada.
Resti accarezzati ora dal vento,
bagnati allora dallo scorrere del sangue.
Quel che ora è silenzio, pace e riposo
Allora era grida, morte e dolore.
Uomini, donne vecchi bambini,
dovan morire eran eretici.

“Dio è con noi avanti cavalieri”
Si udiva gridare nell’infuriar di battaglia
Uccidi per Dio, comandante?
Credo di si, se il tuo Dio brilla d’oro.

Davanti alle rovine di Montsegur
Mi accorgo che niente è cambiato:
un mantello di menzogne copre così
la fame di ricchezza e di potere.

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