All'arrivo a Erbil. Vengono caricati gli scatoloni con il materiale scolastico per i bambini.
Quest'anno i miei auguri di Pasqua sono piuttosto "laici" ma il significato, nel contesto della nostra vita, rimane lo stesso. Ho affidato il mio augurio a un collage di immagini dal mio recente viag
In viaggio lungo l'altopiano, prima di giungere a Doli Balisan
Doli Balisan, ci attendono gli abitanti del villaggio
Vicino a Doli Balisan, accanto alla costruzione alla memoria delle vittime dei bombardamenti chimici di Saddam, nei pressi del cimitero dove vennero sepolti vivi numerosi feriti che cercavano salvezza
Halabja, scuola "Marzabotto". Nell'atrio una cerimonia di accoglienza e di ricordo delle vittime della strage.
Halabija: Un bambino rappresenta l'immagine emblematica della strage del 1988.
Halabja: Il sindaco di Marzabotto nella scuola; accanto, il bambino che ha mimato l'immagine emblematica della strage.
Halabja: Foto di gruppo davanti alla scuola "Marzabotto"
Halabja: Il mausoleo a ricordo delle vittime della strage del 16 marzo 1988, che Saddam Hussein fece bombardare con armi chimiche causando 5000 morti. La foto è scattata il 15 marzo 2006; il giorno dopo viene distrutto nel corso di una manifestazione violenta.
Halabja: Scene di vita e di lotta del popolo curdo, immagini all'interno del mausoleo.
Mausoleo di Halabja: Riscostruzioni a grandezza naturale del bombardamento del 1988.
Mausoleo di Halabja: Immagini della strage del 1988 e nelle bacheche, oggetti appartenuti alle vittime.
In visita a un ospedale di primo soccorso, in un villaggio presso Halabja.
All'ingresso dell'ospedale di primo soccorso.
A pranzo in un locale del villaggio. Accanto ai cibi tradizionali, lattine di bibite dai nomi ben conosciuti. La modernità avanza...
... E a proposito di modernità che avanza...
Bambini si affacciano in un villaggio verso Kirkuk.
Donne e bambini in un villaggio verso Kirkuk. Tranquilli, attenti e intimiditi, i bambini - che non hanno giocattoli - accolgono con stupore i nostri palloncini...
Suleymanya: l'albergo "Babylon" dove siamo alloggiati. Città in ricostruzione, Suleymanya alterna palazzi moderni a fortilizi e aree ancora da risistemare.
Suleymanya: A colloquio col ministro dell'Università. Alla sua destra, sullo sfondo, il Sindaco di Halabja che ci ha accompagnati per tutto il viaggio.
Suleymanya: il ministro dell'università, intervistata da Flaviano Masella di RAINEWS24.
Suleymanya: L'ingresso del centro di riabilitazione di Emergency. Qui le vittime degli scoppi delle mine vengono curate e ricevono oltre alle protesi artificiali, anche aiuto psicologico e l'apprendim
Suleymanya: il cortile interno del centro di riabilitazione di Emergency.
Suleymanya: Il laboratorio di calzoleria nel centro di riabilitazione di Emergency.
Suleymanya: Di fianco alla prigione, adesso museo alla memoria dei 182 mila scomparsi a causa delle epurazioni di Saddam, alcuni vecchi carri armati ricordano gli anni di guerra e di orrore.
Suleymanya: l'ingresso della prigione-museo, un percorso tortuoso in un tunnel, con 182 mila pezzetti di specchio alle pareti, illuminate da 5 mila piccole lampadine sul soffitto, a memoria dei 182.00
Suleymanya: Visitiamo un'ala della prigione-museo. Appese alle pareti numerose immagini raffiguranti scene di vita e di repressione, a volte anche immagini agghiaccianti.
Suleymanya: In una stanza della prigione-museo, un manichino raffigura un uomo che viene torturato con la corrente elettrica.
Halabja: Una veduta del mausoleo dopo l'incendio.
Halabja: Nel Municipio.
Halabja: Membri del Consiglio comunale.
Il rappresentante del sindaco di Firenze consegna il simbolo della città al sindaco di Halabja.
Halabja: Uomini armati a guardia del municipio.
Halabja: Uomini armati a guardia del municipio.
Halabja: Uomini armati a guardia del municipio.
Halabja: Il rappresentante degli studenti di IPB-Italia a colloquio con alcuni rappresentanti degli studenti curdi.
Halabja: Scorcio di vita cittadina.
Halabja: Scorcio di vita cittadina.
Halabja: Scorcio di vita cittadina.
Halabja: Scorcio di vita cittadina.
Halabja: Presso alcuni negozi della cittadina.
Halabja: La moschea.
Halabja: Cartello pubblicitario di un operatore telefonico...
Halabja: Alcune bellezze locali!
Halabja: La presenza delle armi non ci dà alcun fastidio...
Halabja: Davanti al municipio.
Halabja: Toyota e Nissan sono le marche di vetture che vanno per la maggiore...
Cimitero di Halabja: Una corona di fiori in memoria delle vittime.
Il monumento in ricordo nel cimitero di Halabja.
Un particolare del cimitero.
Un particolare del cimitero.
Un particolare del cimitero.
Halabja: Il materiale informatico offerto alla scuola Marzabotto.
Halabja: Con la preside della scuola, il sindaco di Marzabotto.
Suleymanya: A colloquio col vicerettore dell'Università.
Suleymanya: Alla biblioteca dell'Università.
Suleymanya: Davanti alla biblioteca dell'Università.
Suleymanya: Nel bazaar.
Suleymanya: Nel bazaar.
Suleymanya: Nel bazaar.
Suleymanya: Nel bazaar.
Suleymanya: A colloquio con la consorte del Presidente iracheno Talabani.
Suleymanya: Foto di gruppo con la consorte del Presidente iracheno Talabani.
Suleymanya: salutando la consorte del Presidente.
Paesaggio dell'altopiano sulla strada del ritorno a Erbil.
Erbil: Davanti al palazzo del Parlamento del Kurdistan.
Erbil: A colloquio col Presidente del Parlamento.
Erbil: Ci viene offerto un tappeto in dono.
Erbil: Alla firma del documento di impegno per la condanna delle armi non convenzionali.
Erbil: Conferenza stampa in Parlamento dopo la firma del documento.
Famiglie accampate nel giorno del Newroz.
Sulle colline nel giorno del Newroz.
Sulle colline nel giorno del Newroz.
Sulle colline nel giorno del Newroz.
Sulle colline nel giorno del Newroz.
Si gioca Italia-Kurdistan... e la lingua non è un problema!
Il gruppo dei giocatori dopo la partita.
Di ritorno a Erbil dopo il giro sulle colline. Sembra quasi un traffico come per il rientro nelle nostre città; in realtà più avanti c'era un posto di blocco.
Anche sui bordi della statale gruppi di ragazzi danzano.
Erbil: Nei giorni del Newroz, anche il sindaco di Halabja, assieme alla sua famiglia, veste l'abito tradizionale.
Erbil: Scorcio dell'antica fortezza.
Erbil: Scorcio dell'antica fortezza. La città è la più antica del mondo, vanta più di 5000 anni.
Erbil: Scala di ingresso alla fortezza.
Erbil: nella cerchia delle mura, il museo dell'arte tessile. Meravigliosi tappeti e oggetti tradizionali ci affascinano.
Erbil: nella cerchia delle mura, il museo dell'arte tessile. Meravigliosi tappeti e oggetti tradizionali ci affascinano.
Erbil: nella cerchia delle mura, il museo dell'arte tessile. Meravigliosi tappeti e oggetti tradizionali ci affascinano.
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