Latina

Repressione a Panama (+ video)

Cresce la mobilitazione di ampi settori della società
4 giugno 2025
Giorgio Trucchi

Repressione a Panama

La popolazione panamense affronta quotidianamente le vessazioni del governo di turno e la repressione della polizia. 

Intervistato da Continentes y Contenidos, programma dell'agenzia stampa internazionale Pressenza, l'ambientalista e giornalista panamense Olmedo Carrasquilla fa il punto sulla situazione che sta vivendo il Paese.

"Panama sta affrontando una grave crisi sociale, economica e politica. È in corso uno sciopero a tempo indeterminato a cui hanno aderito varie sigle sindacali, studenti, contadini, popolazioni indigene, donne e giovani, e la popolazione non organizzata in generale".

Le principali richieste ruotano attorno all'abrogazione della nefasta Legge 462, che riforma in modo peggiorativo la previdenza sociale, al rifiuto dell'accordo di intesa sottoscritto con gli Stati Uniti e della riapertura della miniera Cobre Panamá (First Quantum Minerals Ltd), contro cui nel 2023 era stata emessa una risoluzione di inconstituzionalità, e contro i nuovi bacini idrici per alimentare le chiuse del canale interoceanico.

"A queste richieste se ne aggiungono altre, come ad esempio il miglioramento del sistema educativo, sanitario e delle infrastrutture stradali, la lotta alla corruzione e all'arricchimento illecito di pochi privilegiati, alla povertà e alla disuguaglianza sociale", ha affermato Carrasquilla.

Repressione

Il co-direttore di Radio Temblor ha denunciato la crescente repressione contro la mobilitazione sociale.

"La protesta sociale viene criminalizzata e repressa. Ci sono già diversi feriti, persone arrestate, cancellazioni di personalità giuridiche, vessazioni, persecuzioni, campagne di diffamazione e di odio, oltre a un vergognoso assedio mediatico", ha detto preoccupato.

Finora il governo non ha mostrato alcuna apertura al dialogo, ma ha piuttosto deciso di dichiarare lo stato di emergenza nella provincia di Bocas del Toro, dove quasi 5.000 lavoratori e lavoratrici della Chiquita Panama in sciopero sono stati arbitrariamente licenziati. Nonostante ciò continuano a mantenere la loro protesta.

"Il governo non sembra voler cambiare il proprio discorso di odio. Noi invochiamo una pace con giustizia sociale, con rispetto per la natura e i diritti umani. Fermate la repressione subito", ha concluso Carrasquilla.

Note

Il video registra due momenti della repressione contro le mobilitazioni sociali a Tolé (Chiriquí) e a Ipetí (Darién).

https://youtu.be/EGrA9jWWIOg?si=ZYZU1WraR48mSVYN

Foto e video Radio Temblor

Edizione video Giorgio Trucchi

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