Una presa di posizione del governo cinese a favore di Julian Assange

"Il caso di Assange riflette l'ipocrisia degli USA e dell'UK in materia di libertà di stampa"

Da sempre gli USA e l'UK inveiscono contro la persecuzione in Cina di chi osa denunciare il governo. Così, ieri, il governo cinese si toglie un sasso dalla scarpa e, citando la persecuzione di Julian Assange, risponde: "da che pulpito viene la predica!".
21 giugno 2022
Patrick Boylan
Tradotto da per PeaceLink

Foreign Ministry Spokesperson Wang Wenbin’s Regular Press Conference on June 20, 2022

Alla conferenza stampa ieri del portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Wang Wenbin, a Pechino, un giornalista della TV cinese ha chiesto a Wang: "È stato reso noto che il 17 giugno la ministra degli Interni del Regno Unito ha approvato l'estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks. Wikileaks ha dichiarato in un comunicato che Assange è un 'giornalista ed editore' che 'viene punito per aver fatto il suo lavoro'. Ha qualche commento in merito?"

Ecco la risposta del portavoce:

"Abbiamo preso nota della notizia. Wikileaks, fondata da Julian Assange, ha pubblicato un gran numero di documenti sulle guerre lanciate dagli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq e ha rivelato fatti sulle operazioni di cyber hacking della CIA. Negli ultimi dieci anni, il governo statunitense ha risposto a queste pubblicazioni:

-- INVENTANDO accuse contro Assange, tra cui la violenza sessuale, lo spionaggio e l'uso improprio di mezzi informatici, e

-- PERSEGUITANDOLO attraverso la sorveglianza segreta, la caccia planetaria, gli intrallazzi occulti, ecc., con l'unico scopo di metterlo dietro le sbarre.

Il Regno Unito non ha risparmiato gli sforzi per assistere gli Stati Uniti nell'arrestare e nel condannare all'estradizione Julian Assange e ha trattato il caso con la massima velocità.

Tutto ciò mette in piena luce la fedeltà del Regno Unito alla sua relazione speciale con gli Stati Uniti e sottolinea il fatto che Stati Uniti e Regno Unito hanno lavorato fianco a fianco per portare avanti una repressione transnazionale contro un determinato individuo. [NdR: Nel linguaggio diplomatico, queste parole equivalgono ad una accusa di cospirazione transnazionale.]

Il caso di Julian Assange è uno specchio. Riflette l'ipocrisia degli Stati Uniti e del Regno Unito in materia di 'libertà di stampa': le persone sono libere di denunciare altri Paesi, ma sono soggette a pene severe se denunciano gli Stati Uniti, il Regno Unito e i loro alleati; le persone sono trattate come eroi se denunciano altri Paesi ma come criminali se denunciano gli Stati Uniti, il Regno Unito e i loro partner. Se altri Paesi chiedono responsabilità agli esponenti dei mass media, ciò equivale a 'persecuzione politica', mentre se gli Stati Uniti e il Regno Unito reprimono un esponente dei mass media, ciò significa semplicemente 'agire in conformità con la legge'.

Tutti gli occhi sono puntati sulle condizioni dei diritti umani di Assange e su ciò che gli potrebbe accadere.

Speriamo e crediamo che alla fine prevarranno l'equità e la giustizia. L'egemonia e l'abuso di potere non dureranno di certo per sempre."

Note: Fonte: http://us.china-embassy.gov.cn/eng/lcbt/wjbfyrbt/202206/t20220620_10706597.htm
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)