Presentata a Ginevra la bozza del Trattato per il Bando degli Ordigni Nucleari
24 maggio 2017
Alfonso Navarra
Fonte: Pressenza
Elayne Whyte Gómez, l’ambasciatrice del Costa Rica che presiede la Conferenza ONU per il bando delle armi nucleari, oggi ha presentato a Ginevra la bozza di un Trattato per il Bando degli Ordigni Nucleari ai diplomatici ed agli esponenti della società civile.
La bozza è stata redatta sulla base della discussione svoltasi durante il primo round di negoziati tenutisi al Palazzo di Vetro di New York dal 27 al 31 marzo, con la partecipazione di 132 Stati.
I negoziati continueranno dal 15 giugno al 7 luglio, con la citata bozza come base.
Per scaricare il testo in discussione del Trattato:
http://www.icanw.org/wp-content/uploads/2017/05/DraftTreaty.pdf
Articoli correlati
- Il trattato fissa un tetto di 1.550 testate nucleari strategiche
Il prossimo anno scade il New START sulle armi nucleari a lunga gittata
Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).25 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - L’importanza educativa della memoria di John Rubel, l’esperto del Pentagono che si dissociò
Il male al servizio del bene? Hiroshima, Nagasaki, Rubel e l’ombra lunga dell’apocalisse atomica
Nel 1960 esisteva un piano per un massiccio first strike nucleare contro l’URSS. Prevedeva di colpire per primi Mosca. Il bilancio previsto? Oltre 600 milioni di morti di cui 375 all'istante. Rubel, dopo aver visto quelle cifre, le paragonò apertamente alla logica dello sterminio nazista.7 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - Prossimamente si svolgerà la Steadfast Noon, l’esercitazione NATO che simula la guerra nucleare
80 anni dopo Hiroshima: la memoria che ci chiede di agire
Oggi ricorre l’anniversario della prima bomba atomica usata contro un centro abitato. Una strage di civili, mostruosamente giustificata come necessaria e che ancora oggi chiede giustizia. Soprattutto ci impone una domanda: può accadere di nuovo?6 agosto 2025 - Alessandro Marescotti - Occorre far convergere il movimento dei lavoratori, quello contro il riarmo e quello per l’ambiente
Stop al riarmo, sì alla salute, al lavoro e alla giustizia ambientale
Il Coordinamento No Riarmo esprime il proprio pieno sostegno ai cittadini e alle cittadine di Taranto e Genova, che si stanno mobilitando per la difesa della salute, dell’ambiente e della dignità del lavoro, contro decenni di inquinamento industriale.23 luglio 2025 - Coordinamento No Riarmo
Sociale.network