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Un bambino muore di freddo, in una foresta nei territori polacchi

I muri della fortezza Europa contro i migranti

L’appello di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia: “Al confine tra Polonia e Bielorussia c’è una situazione migranti senza precedenti, l’Italia e l’Europa intervengano subito per evitare altri morti”
Laura Tussi23 novembre 2021

Migranti: emergenza umanitaria

Un bambino muore di freddo, in una foresta nei territori polacchi. I genitori impossibilitati a soccorrerlo perchè gravemente feriti. Le organizzazioni umanitarie non hanno accesso alla zona e non riescono a aiutarlo immediatamente. Nel mentre, altre centinaia di migranti, nel gelo, invece di trovare accoglienza, assistenza, protezione, solidarietà, vengono scacciati e addirittura aggrediti anche con getti di acqua gelida dall’esercito polacco, che documenta cinicamente l’azione con filmati di droni militari, dimostrando al mondo intero le dimensioni autentiche dell’invasione arrestata.

A fronte di milioni di migranti già presenti in Europa, sono davvero un problema queste poche centinaia di persone? o è l'ennesima scusa per sdoganare le becere politiche conservatrici più retrive e di odio razziale di una coalizione delle destre europee che stanno sempre più prendendo forza?

E’ una vergogna per tutta l’Europa e il mondo. Perché questo caso ricorda Aylan Kurdi, bambino morto su una spiaggia turca. E anche il bimbo del Mali annegato nel Mediterraneo con la pagella di scuola cucita nel vestito. 

Rilanciamo le affermazioni veementi pronunciate dal Presidente Mattarella: ”È sorprendente il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani ai confini dell’Unione”.

Si sono pronunciati molti giuristi in un appello alle istituzioni italiane ed europee per smettere di tradire i principi del diritto internazionale e agire con azioni concrete.

Muri si stanno veramente alzando in Europa. L’annuncio della Polonia: in dicembre si avvierà la costruzione di una barriera per blindare il confine con la Bielorussia e impedire l’ingresso dei migranti. Non un esercito che tenti l’invasione armata, ma poveri e affamati profughi e migranti che fuggono da guerre, terrorismo, disastri ambientali, manovre economiche, sfruttamento e che cercano assistenza, accoglienza, solidarietà, in modo legale e sicuro e non minacciano niente altro che le nostre coscienze rattrappite. Invece il cosiddetto Occidente progressista e l'Europa rispondono con la violenza. Con politiche guerrafondaie. Con la rincorsa al riarmo convenzionale e nucleare. E così le spese militari sono in continuo incremento in tutto il mondo e alimentano miserie e pericoli per l'umanità intera come il rischio di un inverno nucleare o addirittura una apocalisse radioattiva.

Le rotte di migranti e profughi e gli ostacoli che vi sono frapposti e le cifre dei loro arrivi e dell’accoglienza: tutto dice che l’Europa sta seriamente diventando fortezza.

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