Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Da Selma a Montgomery. I filmati originali delle marce per la libertà

#SelmaMarches. Il 7 marzo 1965, nel Sud degli USA, la polizia aveva caricato la marcia non violenta degli afroamericani. Martin L. King chiese aiuto al popolo
8 marzo 2015

Il diritto di marciare per la democrazia

L'emozionante filmato di Stefan Sharff, che documentò la marcia nonviolenta Selma - Montgomery partita ll 21 marzo 1965 da Selma, negli Stati Uniti, per difendere il diritto di voto. Più avanti, il filmato del corteo del 7 marzo caricato dalla polizia. 

Quel 7 marzo di sangue sull'Edmund Petton Bridge

Negli Stati del Sud, come l'Alabama, l'eguaglianza degli afroamericani era lontana, e ad ogni richiesta di scrizione ai registri elettorali veniva opposta ogni  possibile forma di ostruzionismo.  

I fatti del 7 marzo - giornata poi indicata come "Bloody Sunday" - avevano destato grande impressione nel paese. La polizia locale e federale aveva caricato e inseguito a cavallo cittadini inermi che manifestavano tra cui donne e bambini, usando lacrimogeni, ferendo 58 persone e accanendosi in particolare contro donne come l'attivista locale Amelia Boyton Robinson. Poco dopo quella domenica la situazione si aggravò con l'uccisione del giovane Jimmie Lee Jackson, che aveva partecipato con la famiglia ad una pacifica dimostrazione tenutasi lontano dalle telecamere. 

Martin Luther King, che quel giorno non era presente, raggiunse Selma e tenne un discorso nella Brown Chapel, invitando tutto il paese a reagire. Chi aveva premuto il grilletto non lo aveva fatto da solo, disse il reverendo King, chiedendo a bianchi e neri di accorrere a Selma: non si poteva non intervenire a sostegno dei diritti umani e della giustizia. Il 7 marzo 1965, a Selma, la polizia si accanì  in particolare contro l'attivista Amelia Boyton Robinson, in testa al corteo non violento

In pochi giorni a Selma si raccolsero 2500 persone. Ma non fu facile arrivare alla marcia del 21 marzo, attraversare quell'Edmund Pettus Bridge dove in una seconda occasione ci si era nuovamente fermati, questa volta per i timori dello stesso Luther King.

Ma infine la marcia Selma - Montogomery partì.

La strada per ottenere l'eguaglianza fu ancora lunga. Prima dell'inizio della marcia e poche ore dopo l'arrivo a Montgomery e il discorso conclusivo, la rabbia razzista uccise un sacerdote e Viola Gregg Liuzzo, entrambi bianchi accorsi dopo l'appello di M. L. King. Ma quella marcia di 80 chilometri si svolse e i cittadini furono protetti dallo Stato, così come richiesto e ottenuto grazie ad una sentenza e infine all'intervento del Presidente degli Stati Uniti. Si svolse con migliaia di partecipanti e un eccezionale spiegamento di forze, ma quei cinque giorni rappresentarono comunque un evento straordinario. Qualche mese dopo, Lyndon Johnson firmò il Voting Rights Act (6 agosto 1965), che vietava in modo esplicito ogni discriminazione razziale contro il diritto di voto.

Note: Altre notizie sul movimento dei diritti degli afroamericani:
- FURIO COLOMBO ricorda il contributo di Jessie Jakson, Joan Baez, Bob Dylan
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/12/selma-quello-che-il-film-non-puo-dare/1416120/

- Il lungo lavoro di Amelia Robinson a Selma
http://www.movisol.org/15news053.htm

Articoli correlati

  • "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"
    Economia
    Intervista a Jeffrey Sachs sulla guerra in Ucraina, la Nato, l'Europa, gli USA e la Cina

    "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"

    "Gli Stati Uniti hanno chiamato il primo ministro Meloni e hanno detto di uscire dalla Via della Seta. Pensate che abbia avuto da sola quell’idea? L'idea statunitense è che nessuno debba rivaleggiare con la potenza degli USA. Dovremmo invece puntare a costruire un mondo multipolare e cooperativo".
    6 febbraio 2024 - Jeffrey Sachs
  • Palazzina LAF: un film sulla fabbrica, sul potere e sulla speranza
    Cultura
    E' un invito a non arrendersi mai

    Palazzina LAF: un film sulla fabbrica, sul potere e sulla speranza

    Michele Riondino, regista e attore protagonista, ricostruisce una pagina buia dell'ILVA di Taranto. Palazzina LAF è un "film necessario" ed è una "storia universale" che aiuta a riflettere sul potere e sulle sue vittime ma anche sulla capacità di riscatto dei lavoratori.
    30 gennaio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Schede
    Il 26 maggio 2004 il New York Times riconobbe i propri errori pubblicando un articolo

    Le presunte armi di distruzione di massa di Saddam in Iraq

    Giornali come il New York Times, fino al 2003 ostili alla guerra, finirono per accettare come veritiere le affermazioni di Powell e per considerare ineluttabile l'intervento armato. A guerra terminata non fu trovata alcuna traccia di quelle fantomatiche armi.
    16 novembre 2023
  • L'Assemblea generale dell'ONU vota per la fine dell'embargo a Cuba
    Latina
    Una sola nazione si è astenuta: l'Ucraina

    L'Assemblea generale dell'ONU vota per la fine dell'embargo a Cuba

    Solo due nazioni hanno votato per mantenere l'embargo: Stati Uniti e Israele.
    L'embargo a Cuba è stato istituito dagli Stati Uniti nel 1960, in risposta alla rivoluzione cubana guidata da Fidel Castro. L'anno successivo la CIA organizzò anche un tentativo di invasione che però fallì.
    3 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)