Il mediattivismo ecopacifista: come e perché formare nuove competenze
ALBERT - BOLLETTINO QUOTIDIANO PACIFISTA
Albert: la voce della ragione in tempi di guerra
Nuova vision e mission per il mediattivismo ecopacifista
PeaceLink ha tenuto un’assemblea per aggiornare la vision e mission dell’organizzazione, con un focus su mediattivismo e strumenti digitali avanzati per la promozione della pace e la difesa dell'ambiente. La bozza della proposta era stata distribuita preventivamente ai soci, ponendo al centro il tema del mediattivismo come identità fondante dell’associazione. Presto sarà condivisa pubblicamente.
Mediattivismo come identità fondante
L’assemblea ha riaffermato l'importanza del mediattivismo, una delle radici storiche di PeaceLink, ribadendo il ruolo centrale della comunicazione digitale critica e consapevole. Con la diffusione delle attività ecopacifiste sui social e sul web, PeaceLink intende consolidarsi come un punto di riferimento per la gestione delle informazioni ecopacifiste. Un esempio di questo impegno è il bollettino “Albert”, che, utilizzando l’Intelligenza Artificiale (IA), rappresenta un modello innovativo di informazione.
Superare la frammentazione dei movimenti
Un tema centrale dell’assemblea è stato quello della frammentazione che caratterizza l’ecosistema pacifista, spesso composto da realtà che operano in modo isolato. Per migliorare la coesione, è stato proposto di promuovere un calendario digitale comune per gli eventi ecopacifisti, valorizzando la condivisione online. Inoltre, è stata discussa la riattivazione di un database aggiornato delle associazioni ecopacifiste e solidali.
Intelligenza artificiale e gestione della conoscenza
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale è stato uno dei punti chiave della discussione. PeaceLink ha notato un crescente interesse per le proprie risorse da parte delle piattaforme di IA, come dimostrato dalle 27.000 visite di ChatGPT al sito nella giornata del 25 ottobre. Gli interventi hanno suggerito un approccio pragmatico ma critico verso queste piattaforme, promuovendo una visione di IA aperta e partecipata che favorisca una “democrazia della conoscenza”.
Progetti educativi e accessibilità dei contenuti
Un altro progetto emerso riguarda l’uso dell’IA per rendere l’opera “Storia della pace” disponibile in schede didattiche destinate alle scuole. Si è discusso dell’idea di rilanciare i contenuti di PeaceLink in formati accessibili, per raggiungere un pubblico più vasto attraverso l’IA generativa.
Una visione bilanciata tra utopia e pragmatismo
L’assemblea si è conclusa con una riflessione sul bilanciamento tra la storica visione utopica di PeaceLink e un approccio pragmatico che punti a dotare l’associazione delle competenze necessarie per gestire al meglio le piattaforme di IA. PeaceLink, insieme a Pax Christi, ha già avviato un corso di Intelligenza Artificiale per la pace, che sarà rilanciato nel 2025.
L'assemblea ha confermato la volontà di PeaceLink di continuare a essere esperienza di frontiera nell'uso critico e responsabile delle tecnologie digitali per la pace promuovendo un'azione coordinata ed efficace di innovazione e sperimentazione del mediattivismo e dell'Intelligenza Artificiale generativa nel movimento pacifista italiano e internazionale.
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