"La maggioranza degli italiani non è rappresentata da chi vota per l'invio delle armi in Ucraina"
Relazione sulla campagna “No Armi in Ucraina”
All'opinione pubblica dobbiamo dire chiaramente: "La maggioranza degli italiani non è rappresentata da chi vota per l'invio delle armi in Ucraina".
1) Approvazione al Senato del decreto sull'invio di armi in Ucraina
Nella giornata di ieri, il Senato della Repubblica ha approvato il decreto governativo che autorizza l’invio di armi all’Ucraina. Il provvedimento, che ha ottenuto una maggioranza trasversale, passa ora all’esame della Camera dei Deputati per la definitiva approvazione. Si tratta di un passaggio legislativo di grande rilevanza che continua a generare un acceso dibattito politico e civile, sia all’interno delle istituzioni che tra i cittadini e le associazioni impegnate nella promozione della pace.
2) La posizione del Partito Democratico (PD)
Il Partito Democratico, pur essendo all’opposizione, ha espresso un sostegno convinto al decreto. In Senato, la formazione politica ha votato compatta a favore dell’invio di armi, sottolineando l’importanza di mantenere un allineamento con le strategie di politica estera della NATO e dell’Unione Europea. In un intervento significativo, Graziano Del Rio ha dichiarato al governo: “Siamo molto in sintonia sulla politica estera, finalmente siete voi d'accordo con noi”. Questa affermazione evidenzia una convergenza politica su temi strategici, malgrado la diversità delle posizioni sui fronti interni.
3) La Campagna “No Armi in Ucraina”
La Campagna “No Armi in Ucraina” prosegue con forza, sia attraverso iniziative online che manifestazioni nelle piazze italiane. Al momento, la campagna ha raccolto 4129 adesioni individuali e 95 adesioni da parte di associazioni. Questo crescente supporto testimonia il coinvolgimento e l’impegno di una vasta rete di cittadini e organizzazioni che chiedono una soluzione diplomatica al conflitto e il rifiuto di ogni escalation militare.
4) Informazioni sulla Campagna
Tutte le informazioni aggiornate riguardanti la Campagna sono disponibili nei seguenti spazi:
-
Bollettino settimanale Albert: una pubblicazione dedicata ai temi della pace e della nonviolenza, consultabile al link www.peacelink.it/albert;
-
Landing page della Campagna “No Armi in Ucraina”: uno spazio web che raccoglie notizie, aggiornamenti e materiali utili, visitabile al link www.peacelink.it/ucraina.
Questi strumenti rappresentano il cuore informativo dell’iniziativa, offrendo risorse per sensibilizzare e coinvolgere un pubblico sempre più ampio.
Conclusioni
La Campagna “No Armi in Ucraina” continua a rappresentare una voce critica e di mobilitazione nel panorama politico e sociale italiano. Di fronte alle decisioni che privilegiano l’intervento militare, l’iniziativa pacifista si propone di promuovere alternative di pace. Soprattutto occorre scongiurare un allargamento della guerra fino al rischio dello scontro con armi nucleari. L’impegno dei cittadini e delle associazioni aderenti è essenziale per mantenere viva questa prospettiva.
Link per aderire ANCHE al Coordinamento #noarmiUcraina
https://forms.gle/PPNCX1XfH5LdBSkw7
Articoli correlati
- Albert - bollettino pacifista dal 27 gennaio al 2 febbraio 2025
“Chi ama la pace non alimenta la guerra”, prosegue l'iniziativa contro l'escalation in Ucraina
Pubblichiamo l'appello pacifista ai deputati che il 28 gennaio hanno votato per il rinnovo dell'invio di armi in Ucraina. L’iniziativa, promossa da figure come padre Alex Zanotelli e monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, prosegue contro la guerra e i nuovi programmi di riarmo29 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink - Imminente il voto alla Camera sul nuovo invio di armi
Armi all'Ucraina: lettera di un pacifista ai deputati
Le nostre armi non saranno usate dal milione di ucraini che disertano o fuggono alla leva. Per ogni ucraino che combatte ve ne sono 5 che si rifiutano di farlo e che ci pongono un problema etico. Stiamo infatti costringendo a combattere persone che non vorrebbero fare più la guerra.28 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti - Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz
Giorno della Memoria: il dovere di ricordare senza ambiguità
Oggi più che mai, a ottanta anni da quel giorno, il dovere di ricordare l'Olocausto si scontra con una realtà che desta preoccupazione: ambiguità, revisionismi e indulgenze verso figure e movimenti complici del genocidio e dell'ideologia nazifascista.26 gennaio 2025 - Alessandro Marescotti - Albert - bollettino pacifista dal 20 al 26 gennaio 2025
Come proseguirà la campagna contro l’invio delle armi in Ucraina
Il 28 gennaio la Camera dei Deputati esaminerà il decreto governativo che autorizza un nuovo invio secretato di armi in Ucraina. Sarà comunicata all'aula la petizione, inviata ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione, con cui tanti cittadini si oppongono alla guerra e all'invio di altre armi.24 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network