Settimo giorno di requisitoria del pm Mariano Buccoliero
"Taranto è stata venduta alla grande industria"
“L’attivita di consulenza di Liberti e Primerano è stata concordata e orientata in favore di Ilva. Il comportamento dei consulenti risulta gravissimo perché avevano il dovere di bloccare questo mercimonio che ha portato malattia e morte”, ha detto il pm.
15 febbraio 2021
AGI (Agenzia Giornalistica Italia)
Ilva: pm, Taranto venduta ai Riva da consulenti procura
Pubblicato: 15/02/2021 11:22
(AGI) - Taranto, 15 feb. - “La città è stata venduta ai Riva dai consulenti della Procura”. Parte all’attacco il pubblico ministero Mariano Buccoliero, oggi al settimo giorno di requisitoria al processo “Ambiente Svenduto” per il disastro ambientale contestato all’Ilva gestita dai Riva in corso davanti alla Corte d’Assise. Il pm, citando le intercettazioni telefoniche, si rifà alle posizioni di Fabio Riva, uno dei principali imputati nel processo, del padre Emilio, scomparso anni fa ma già imputato nel processo, nonché di altri protagonisti della vicenda come Lorenzo Liberti, Roberto Primerano (entrambi, anni fa, consulenti della Procura) e Girolamo Archinà, quest’ultimo dipendente Ilva usato dai Riva per i rapporti con la pubblica amministrazione, gli enti locali e la politica. Liberti e Archinà sono tuttora imputati mentre Primerano è stato assolto dalla Corte di Cassazione per intervenuta prescrizione.
“Fabio Riva - ha detto oggi il pm a proposito dell’ex amministratore dell’Ilva - era al corrente dei lavori dei consulenti della Procura e sapeva come questi avrebbero concluso i loro lavori in merito a quantità e profili della diossina. Tant’è che manifesta dubbi sull’incidente probatorio chiesto dalla Procura. Ma Emilio Riva, lo rassicura, dicendogli: non ti preoccupare”. Per il pm, “Fabio Riva ha visto l’elaborato che ancora doveva essere consegnato al pubblico ministero. E anche Archinà aveva avuto un incontro con una persona che lo rassicurava sugli esiti della consulenza”. Secondo Buccoliero, i collegamenti tra i consulenti e Ilva erano assicurati da Girolamo Archinà e da Lorenzo Liberti.
“L’attivita di consulenza di Liberti e Primerano è stata concordata e orientata in favore di Ilva - ha sostenuto il pm -. Taranto è stata venduta alla grande industria. Il comportamento dei consulenti risulta gravissimo perché avevano il dovere di bloccare questo mercimonio che ha portato malattia e morte”. Fenomeni che “continueranno nei prossimi anni” ha sostenuto il pm. (AGI)
TA1/ADV

Pubblicato: 15/02/2021 11:22
(AGI) - Taranto, 15 feb. - “La città è stata venduta ai Riva dai consulenti della Procura”. Parte all’attacco il pubblico ministero Mariano Buccoliero, oggi al settimo giorno di requisitoria al processo “Ambiente Svenduto” per il disastro ambientale contestato all’Ilva gestita dai Riva in corso davanti alla Corte d’Assise. Il pm, citando le intercettazioni telefoniche, si rifà alle posizioni di Fabio Riva, uno dei principali imputati nel processo, del padre Emilio, scomparso anni fa ma già imputato nel processo, nonché di altri protagonisti della vicenda come Lorenzo Liberti, Roberto Primerano (entrambi, anni fa, consulenti della Procura) e Girolamo Archinà, quest’ultimo dipendente Ilva usato dai Riva per i rapporti con la pubblica amministrazione, gli enti locali e la politica. Liberti e Archinà sono tuttora imputati mentre Primerano è stato assolto dalla Corte di Cassazione per intervenuta prescrizione.
“Fabio Riva - ha detto oggi il pm a proposito dell’ex amministratore dell’Ilva - era al corrente dei lavori dei consulenti della Procura e sapeva come questi avrebbero concluso i loro lavori in merito a quantità e profili della diossina. Tant’è che manifesta dubbi sull’incidente probatorio chiesto dalla Procura. Ma Emilio Riva, lo rassicura, dicendogli: non ti preoccupare”. Per il pm, “Fabio Riva ha visto l’elaborato che ancora doveva essere consegnato al pubblico ministero. E anche Archinà aveva avuto un incontro con una persona che lo rassicurava sugli esiti della consulenza”. Secondo Buccoliero, i collegamenti tra i consulenti e Ilva erano assicurati da Girolamo Archinà e da Lorenzo Liberti.
“L’attivita di consulenza di Liberti e Primerano è stata concordata e orientata in favore di Ilva - ha sostenuto il pm -. Taranto è stata venduta alla grande industria. Il comportamento dei consulenti risulta gravissimo perché avevano il dovere di bloccare questo mercimonio che ha portato malattia e morte”. Fenomeni che “continueranno nei prossimi anni” ha sostenuto il pm. (AGI)
TA1/ADV
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processo ilva
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