L'anima in uno sguardo
Quanto potente è uno sguardo di donna? Quando incrocia negli occhi dell'altro e accende imbarazzi ed emozioni? Eppure la metafora dello stesso sguardo - metafora di una profondità anche intellettiva - diventa allora pretesto di paura e persecuzione, e alimenta quello che anche presso altri luoghi e civiltà crea discriminazione.
L'immagine della strega diventa allora concreta. E l'introduzione dell'autore non lascia dubbi.
"Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, in particolare ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana. Queste donne vengono chiamate "mangiatrici di anime" perché si ciberebbero, attraverso i loro poteri soprannaturali, delle anime altrui per arricchire la potenza della propria."
E ancora:
"... riguardo alle streghe, e alla loro persecuzione, sembrano trovarsi d'accordo culture tra loro anche molto lontane, nello spazio e nel tempo: le vicende legate alla stregoneria, e soprattutto al ruolo della donna (e di altre categorie di persone vulnerabili) in queste dinamiche, mostrano, nelle diverse parti del mondo e nei diversi periodi storici, dei caratteri di similitudine sorprendenti."
Il volume di Massimo incrocia così, attraverso il viaggio anche introspettivo, storia e storie, scoperte, riflessioni. Oltre alle numerose meravigliose fotografie e ritratti, ritratti di streghe d'Africa ritrovate anche nei luoghi delle loro prigionie, luoghi in cui vengono portate e isolate per separare dalla comunità il loro presunto potere.
E questa testimonianza Massimo ha regalato con la sua presenza e il suo racconto, davanti a un pubblico attento, lo scorso 29 marzo al Circolo ARCI "Chiari di luna" di Vaglia presso Firenze, nell'ambito di una rassegna culturale iniziata nella Giornata della Donna l'8 marzo. La ripresa video qui sotto riportata potrà dare ai partecipanti il ricordo visivo dell'evento e, forse, accendere l'interesse e la riflessione a chi ne vorrà condividere la storia.
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