Negli anni successivi ammise di aver commesso un errore

Kropotkin, l'anarchico che sostenne la guerra nel 1914

Pëtr Kropotkin e altri 15 intellettuali anarchici si espressero a favore della guerra contro la Germania, sostenendo che la Germania rappresentava una minaccia per la libertà e la democrazia, e che l'intervento alleato sarebbe stato giustificato per difendere questi valori. Fu criticato da Malatesta
14 febbraio 2023
Chat GPT

Prima guerra mondiale, soldati in trincea

Nel manifesto pubblicato nel 1916 ("Manifesto dei Sedici"), il filosofo anarchico Pëtr Kropotkin prese una posizione a favore dell'intervento alleato nella Prima Guerra Mondiale, contrariamente alla sua precedente posizione anti-guerra.

In questo manifesto, Kropotkin e altri 15 intellettuali anarchici si espressero a favore della guerra contro la Germania, sostenendo che la Germania rappresentava una minaccia per la libertà e la democrazia, e che l'intervento alleato sarebbe stato giustificato per difendere questi valori.

Questa posizione provocò una forte reazione all'interno del movimento anarchico, con molti anarchici che la criticarono come contraria ai principi dell'anarchismo e della lotta contro il militarismo e la guerra. Tuttavia, Kropotkin mantenne la sua posizione e continuò a sostenere la necessità dell'intervento alleato fino alla fine della guerra.

È importante sottolineare che questa posizione di Kropotkin fu una deviazione dalla sua posizione anti-guerra precedente e che molti anarchici dell'epoca, sia in Europa che altrove, rimasero fermamente anti-guerra. La posizione di Kropotkin sul conflitto non fu condivisa unanimemente nel movimento anarchico, né può essere considerata rappresentativa del pensiero anarchico in generale sulla guerra.

Errico Malatesta, uno dei principali esponenti dell'anarchismo in Italia e in Europa, polemizzò con Kropotkin sulla questione della guerra. Malatesta era contrario alla partecipazione degli anarchici alla guerra e riteneva che l'unico modo per prevenirla fosse la lotta contro lo stato e il militarismo, che erano alla base dei conflitti bellici.

Kropotkin, d'altra parte, aveva una posizione più complessa sulla questione della guerra, come abbiamo discusso in precedenza. Nonostante fosse un anarchico convinto e un oppositore della guerra, Kropotkin sosteneva che la partecipazione degli alleati alla prima guerra mondiale poteva essere giustificata come un mezzo per difendere la democrazia e la libertà contro l'aggressione tedesca.

Malatesta e Kropotkin erano quindi in disaccordo sulla questione della guerra, ma questo non impedì loro di mantenere un rispetto reciproco e di collaborare su altre questioni dell'anarchismo. In definitiva, la loro polemica rifletteva le complessità e le contraddizioni della questione della guerra e del ruolo dell'anarchismo nella lotta contro la guerra e per la pace.

Anche se Kropotkin non ritrattò completamente la sua posizione sull'intervento alleato nella Prima Guerra Mondiale, successivamente ammise che aveva commesso un errore nell'appoggiare la guerra.

Dopo la fine della guerra, Kropotkin si rese conto che il conflitto non aveva portato alla pace e alla democrazia, ma aveva invece rafforzato lo stato e i governi centrali, contribuendo ad aumentare la militarizzazione della società e a sopprimere le libertà civili.

In una lettera scritta nel 1919, Kropotkin espresse il suo rammarico per aver appoggiato la guerra, sostenendo che non avrebbe dovuto schierarsi con nessuna delle parti belligeranti, ma invece avrebbe dovuto mantenere la sua posizione di pacifista anarchico.

Kropotkin continuò a sostenere la necessità di lottare contro il militarismo e la guerra, ma cercò di farlo attraverso la propaganda e la diffusione delle idee anarchiche, piuttosto che tramite l'appoggio a uno dei blocchi in conflitto.

In generale, la posizione di Kropotkin sulla guerra rifletteva la sua convinzione che la violenza e la guerra non potessero mai portare alla pace e alla giustizia sociale, ma solo alla sofferenza e alla repressione L'anarchico russo Pëtr Alekseevič Kropotkin con la moglie

Note: Pëtr Kropotkin (1842-1921) è stato un anarchico russo, attivista politico e teorico sociale del XIX secolo. Il suo pensiero è stato influenzato dalla sua esperienza di vita, tra cui la sua esperienza come ufficiale dell'esercito russo e la sua attività come esploratore geografico.

Kropotkin ha sviluppato una visione anarchica della società, basata sull'idea che l'autorità statale e il potere gerarchico siano fonti di ingiustizia, oppressione e conflitto. Egli ha promosso l'idea di una società organizzata in modo orizzontale, basata sulla cooperazione, l'autogestione e la solidarietà.

Secondo Kropotkin, la cooperazione tra gli individui è una caratteristica innata dell'umanità, e l'organizzazione sociale dovrebbe essere basata sulla cooperazione spontanea e volontaria. Ha sostenuto che le istituzioni sociali e politiche, come lo stato, la gerarchia e il capitalismo, hanno sostituito la cooperazione spontanea con la competizione e l'egoismo, creando così una società basata sull'oppressione e lo sfruttamento.

Kropotkin ha anche sviluppato una critica radicale del capitalismo, sostenendo che il sistema economico basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e sull'accumulo di profitto ha creato disuguaglianza, povertà e alienazione. Egli ha invece proposto un sistema economico basato sulla condivisione e la gestione comunitaria dei mezzi di produzione, al fine di garantire una distribuzione più equa delle risorse e di soddisfare i bisogni di tutti i membri della società.

In sintesi, il pensiero di Kropotkin si può riassumere nella sua visione di una società anarchica, basata sulla cooperazione, l'autogestione e la solidarietà, in cui le istituzioni sociali e politiche gerarchiche sono sostituite da una forma di organizzazione sociale orizzontale e democratica.

Articoli correlati

  • "Guerra alla guerra" di Ernest Friedrich
    Storia della Pace
    Si era dichiarato obiettore di coscienza durante la prima guerra mondiale

    "Guerra alla guerra" di Ernest Friedrich

    Cento anni fa il cittadino del mondo Ernest Friedrich, nato nel 1894 a Breslavia dava alle stampe il libro "Krieg dem Kriege" (Guerra alla guerra). Anarco-pacifista e antimilitarista, voleva ispirare un disgusto attivo e spronare all’azione.
    1 marzo 2024 - Marinella Correggia
  • Il suicidio dell’Europa civile: l'inutile strage
    Pace
    Oltre il 4 novembre, per non dimenticare

    Il suicidio dell’Europa civile: l'inutile strage

    Scongiurando collettivamente tutti i prossimi e futuri 4 novembre. Sotto il comando del generale Cadorna ci furono migliaia di morti e feriti nelle trincee al fronte a causa di strategie insensate e fallimentari.
    4 novembre 2021 - Laura Tussi
  • 4 novembre: non festa ma lutto
    Editoriale
    Ogni vittima ha il volto di Abele

    4 novembre: non festa ma lutto

    Proponiamo che il 4 novembre si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Per ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi a sanità, assistenza, ricerca e servizi pubblici.
    28 ottobre 2021 - PeaceLink - Centro di Ricerca per la Pace e i Diritti Umani di Viterbo - Movimento Nonviolento
  • Il Pacifismo rivoluzionario
    Pace
    L’antimilitarismo operaio e il movimento socialista

    Il Pacifismo rivoluzionario

    L’antimilitarismo da Rosa Luxemburg alle incertezze che riflettevano le divisioni non solo all’interno della socialdemocrazia, ma anche tra i partiti dell’Internazionale
    25 aprile 2021 - Laura Tussi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)