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Francamente non mi è dato sapere cosa è accaduto negli ultimi due anni negli altri comuni italiani, ma a Taranto è accaduto quanto segue

TARSU: «Il mistero del 3 % a Taranto»

Più si scava in questa assurda vicenda della determinazione delle tariffe Tarsu e più vengono fuori situazioni di palese illecito a riprova di una considerazione dei cittadini contribuenti alla stregua di sudditi da repubblica delle banane.
3 novembre 2007
Nello De Gregorio

- Nelle cartelle esattoriali o negli inviti al pagamento è possibile leggere come la somma dovuta per tassa smaltimento rifiuti sia maggiorata del 13%. Questo 13% altro non è che l’ammontare dell’addizionale ex ECA pari al 10% aumentato del 3% quale tributo provinciale. In verità dal 2006 questo tributo è trattenuto illecitamente ai cittadini in quanto lo stesso è stato abrogato con legge dello Stato. Proprio così. Ma al comune di Taranto e forse anche in altri comuni fanno finta di non saperlo.

Con D.Lgs.504/1992 all’art.19 così veniva disposto: “Salvo le successive disposizioni di raccordo con la disciplina concernente, anche ai fini di tutela ambientale, le tariffe in materia di atssa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, a fronte dell’esercizio delle funzioni amministrative di interesse provinciale, riguardanti l’organizzazione delo smaltimento dei rifiuti, il rilevamento, la disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo, è istituito, a decorrere dal 1° gennaio 1993, un tributo annuale a favore delle province”.

Ed inoltre:”Con delibera della giunta provinciale, da adottare entro il mese di ottobre di ciascun anno per l’anno successivo, il tributo è determinato in misura non inferiore all’1 per cento né superiore al 5 per cento…Il tributo è liquidato e iscritto a ruolo dai comuni contestualmente alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e con l’osservanza delle relative norme per l’accertamento, il contenzioso, la riscossione e le sanzioni…”.

Per quanto attiene il nostro territorio la Provincia da tempo ha fissato il tributo nella misura del 3%. Sta di fatto che con l’entrata in vigore del decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 “Norme in materia ambientale” pubblicato nella G.U. n.88 del 14 aprile 2006 all’art.264 comma n) è testualmente stabilita l’abrogazione dell’art.19 del D.Lgs. 30.12.92 n.504, ovvero è abrogato il tributo provinciale.

Il tributo annullato invece continua come se nulla fosse ad essere iscritto a ruolo dal Comune di Taranto ed essere indebitamente percepito dai contribuenti. Lo è stato per il 2006 e si vorrebbe anche per il 2007. Ora, sappiamo benissimo che Anci e Upi premono da mesi affinchè sia reintrodotto, con apposite modifiche al Codice Ambientale, questo tributo. Forse il governo finirà per accogliere questa richiesta. Ma questa è tutta un’altra storia. Per il 2006 ed il 2007 il tributo è stato trattenuto indebitamente ed andrebbe restituito senza se e senza ma ai contribuenti.

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