Arpa e Asl missione in Ilva

Da lunedì sono all’interno dell’Ilva per effettuare il campionamento delle emissioni nocive.

Arpa Puglia e Asl Taranto hanno avviato una campagna congiunta di campionamento che si concluderà domani mattina. Neanche a farlo apposta in concomitanza dell’udienza nel corso della quale ci sarà l’incidente probatorio che vede sul tavolo degli indagati i 4 vertici dell’Ilva: Emilio e Nicola Riva, rispettivamente padre e figlio, Luigi Capogrosso, direttore dello stabilimento di Taranto, e Angelo Cavallo, responsabile del reparto Agglomerato 2.

L’accusa è quella di disastro ambientale relativamente alle emissioni di diossina da parte dello stabilimento Ilva di Taranto oltre a quelle di avvelenamento colposo di sostanze alimentari e getto pericoloso di cose.

Ma ritornando al sopralluogo congiunto di Arpa e Asl, per la prima volta l’iniziativa consentirà di stimare l’esposizione del personale della cokeria alle emissioni degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici).

«In tal modo – spiega il professor Giorgio Assennato, direttore di Arpa Puglia – si valuta non soltanto l’esposizione di un gruppo di lavoratori notoriamente ad alto rischio ma anche l’apporto delle emissioni alle concentrazioni di benzo(a)pirene nell’area urbana adiacente allo stabilimento Ilva».

Non solo, sempre nell’ambito della campagna di monitoraggio, Arpa Puglia concluderà il prossimo 30 giugno il monitoraggio straordinario di Ipa e benzo(a)pirene in 7 stazioni dell’area industriale tarantina, effettuato su indicazione della Regione Puglia, e che ha riguardato anche aziende come l’Eni e la Cementir.

La campagna congiunta per il campionamento Ilva è una delle numerose iniziative avviate dalla Asl Taranto e Arpa Puglia per tutelare la salute della comunità tarantina. Soprattutto per quanto riguarda la zona di via Machiavelli che ricade a ridosso dello stabilimento siderurgico.