Ilva, dissequestro acciaio,la procura dice «no»
presentata dall'azienda dopo la decisione della Consulta
TARANTO - La procura di Taranto ha espresso parere negativo all'istanza dei legali dell'Ilva nella quale si chiede il dissequestro dei prodotti finiti e semilavorati (per l'azienda un milione e 700 mila tonnellate circa, valore commerciale un miliardo di euro) ai quali sono stati apposti i sigilli il 26 novembre 2012. La richiesta era stata presentata poche ore dopo il pronunciamento della Consulta che ha sancito la costituzionalità della legge 231/2012, la cosiddetta «salva Ilva».
LA PROCURA - A quanto si apprende in ambienti giudiziari tarantini, nel parere negativo la procura ha rilevato l'inesistenza giuridica del provvedimento della Corte costituzionale in base agli articoli 18, 19 e 29 della legge del 1953 che regola il funzionamento della Consulta. Il ragionamento dei pubblici ministeri è semplice: la sentenza della Consulta non è stata depositata e non si conosce perchè finora la Corte ha emesso un semplice comunicato stampa. Da qui la decisione di dare il parere negativo all'istanza di dissequestro e di inviare gli atti al gip al quale - secondo la procura - l'istanza andava presentata in quanto era stato il giudice ad avere sospeso il giudizio in attesa della decisione della Consulta
Sociale.network