Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Storie di ordinaria malasanità

L'appello di Paola D'Andria, presidente dell'AIL Taranto, al Presidente della Regione Puglia

La mamma di Ambra: “Quello di cui avremmo avuto bisogno è poterci continuare a curare qua. Ambra adesso ha paura e anche noi; qua ci sentivamo a casa, protetti”
19 maggio 2016
Paola D'Andria - AIL Taranto
Fonte: L'appello è stato pubblicato come fondo nella sezione di Taranto della Gazzetta del Mezzogiorno. - 19 maggio 2016

Ambra è partita, Ambra è a Roma per prepararsi al trapianto eterologo  necessario per curare la leucemia. Ambra ha solo 6 anni e, nel momento più delicato della sua giovane vita, ha dovuto lasciare la sua casa, i suoi nonni, i suoi zii, i  suoi compagni, la sua cameretta,  i suoi medici e infermieri dell’Ematologia di Taranto ( che l’hanno curata fino a questo momento ), la sua educatrice dell’Arciragazzi ( che ha reso meno traumatica la sua degenza ),  e partire … E aggiungere alla devastazione e alla paura della malattia l’angoscia dell’ignoto.

         Perché avviene tutto questo? La risposta è semplice e terribile: le persone che dovrebbero tutelare il suo diritto alla salute e alla cura sono troppo impegnati a far quadrare i conti e mai i conti tutelano i diritti dei deboli.

         Questa è una storia di “ordinaria malasanità”.

         In una città come Taranto, flagellata dalle malattie per problemi noti di cui è ormai ridondante parlare, il Piano Sanitario Regionale non prevede un Reparto di Oncoematologia Pediatrica e ci fa “la grazia” di un Dipartimento di Oncoematologia ( con pochi posti letto, pochi operatori, poco tutto ). Si prevede, di contro, la costruzione, chiaramente in tempi biblici,  di un  nuovo Ospedale, il San Cataldo, con presumibili appalti milionari e senza una programmazione sanitaria che ne giustifichi la costruzione. In questo balletto di santi ( tempo fa si parlava anche di un San Raffaele ), di cui si fa un uso improprio e un po’ blasfemo, sono arrivati dei soldi, tanti per noi, pochi per chi gestisce la sanità pubblica, stornati  da quelli stanziati per la Terra dei Fuochi e usati per gli screening finalizzati ad una diagnosi precoce; per scoprire, insomma, se ci siamo già ammalati.

         E se ci siamo già ammalati, se i nostri bambini si sono già ammalati e hanno bisogno di curarsi dove vivono, beh,  allora entrano in campo a gamba tesa i conti, la spending  review, le spallucce alzate dei vertici della ASL in segno di impotenza, oppure, ancora più grave, le risposte in politichese, oppure l’attesa, ancora inevasa da oltre un anno, di essere ricevuti, come Ail Taranto,  dal Presidente della Regione Puglia  Emiliano per esporre questi, per noi, grandi problemi.                         22/10/15

         Eppure la politica sanitaria dovrebbe essere disegnata ascoltando i pazienti e/o chi li rappresenta.  Ascoltando i genitori di Ambra, che mentre scrivevo, sono arrivati all’AIL.

         Ed è stato difficile sostenere il loro sguardo mentre davamo i biglietti dell’aereo per Roma, l’indirizzo della casa che li avrebbe ospitati, mentre chiedevamo loro  se avessero bisogno d’altro, e ascoltare la risposta della mamma: “Quello di cui avremmo avuto bisogno è poterci continuare a curare qua. Ambra adesso ha paura e anche noi; qua ci sentivamo a casa, protetti”.

         Quanto costa questa angoscia? E’ prevista questa voce nei bilanci della ASL e della Regione Puglia? No, non è prevista e rimarrà  inascoltata  se noi non la faremo nostra e la urleremo, insieme a tutti i  bambini che si sono ammalati e si ammalano a Taranto con quanto fiato abbiamo in gola.

         E ce la faremo, per Ambra e per tutti i bambini che, purtroppo, si ammaleranno ancora.

         Tutti i cittadini che vorranno urlare con noi il loro sdegno e la richiesta del Reparto di Oncoematologia Pediatrica a Taranto pagina ci sostengano.

          Perché la lettura di queste richieste è una: il diritto alla salute e alla cura, dalla diagnosi alla guarigione, alla morte, dei  Tarantini.

         Mentre stavo per inviare alla stampa e alle TV mi è arrivato questo messaggio: “Buongiorno sig. D’ Andria sono il papà di Giuseppe. Siamo stati a Padova il 4 e 5 maggio per il controllo, purtroppo la malattia si è ripresentata (rabdomiosarcoma alveolare ) dopo le chemio fatte in questi sei anni abbiamo perso le poche speranze che ci davano  la forza di andare avanti. Adesso siamo da 10 giorni al Miulli per emorragie alla vescica che non si riescono a tamponare…………………..”.

         Io, l’AIL non sappiamo cosa rispondere a questo papà. Se Giuseppe si fosse potuto curare qua avremmo almeno potuto condividere, non a parole ma con i fatti, il loro grande dolore.

         Ma queste sono quisquiglie, l’importante è che i conti tornino. Ma tornano poi i conti se dobbiamo farci carico di tanti ricoveri fuori Regione?

Paola D’Andria, AIL Taranto         

Articoli correlati

  • Premio alla pediatra Annamaria Moschetti
    Ecologia
    Rose Day 2024 organizzato da Zonta Club Taranto

    Premio alla pediatra Annamaria Moschetti

    Attivista per l'ambiente, riceverà un premio per il suo impegno nella lotta per la salute pubblica a Taranto, in particolare per la tutela dei bambini. La cerimonia si svolgerà il 15 marzo, alle ore 17.30, presso il Palazzo di Città a Taranto. PeaceLink esprime profonda gratitudine.
    14 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Più armi non porteranno più pace
    Pace
    I cittadini europei e italiani cosa pensano dei disertori?

    Più armi non porteranno più pace

    Attraverso la nonviolenza possiamo trasformare i conflitti grandi e piccoli in equilibri inediti. Il Movimento Nonviolento chiede all'UE di creare corridoi umanitari per chi fugge dalla coscrizione obbligatoria, siamo pronti?
    25 settembre 2023 - Maria Pastore
  • Metalli pesanti e problemi per lo sviluppo dei bambini di Taranto
    Ecologia
    Venerdì 23 giugno sarà presentata la ricerca dell'Università di Brescia

    Metalli pesanti e problemi per lo sviluppo dei bambini di Taranto

    Il monitoraggio è stato condotto in dodici scuole della città, su un campione di giovani tra i 6 e gli 15 anni, dai quali sono stati prelevati campioni biologici (sangue, urina e capelli, denti e unghie). Sono stati condotti test neuropsicologici e questionari anche con gli insegnanti e i genitori.
    17 giugno 2023 - Fulvia Gravame
  • Presentazione del libro "Mariolino va per mare"
    Taranto Sociale
    Reading a San Pasquale il 12 maggio 2023

    Presentazione del libro "Mariolino va per mare"

    Può un libro per adolescenti contribuire a riportare l’attenzione di grandi e piccoli su una delle questioni più laceranti degli ultimi decenni, le migrazioni di popoli in fuga dalla guerra e dalla fame?
    5 maggio 2023 - Fulvia Gravame
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)