TTIP, questioni aperte e arbitrati: seguiamo bene la trattativa sul Trattato Transatlantico tra Unione Europea e Stati Uniti. Che potrebbe liberalizzare tutto.
Vandana Shiva e Banca Etica hanno presentato il manifesto “Terra Viva” per l’accesso al cibo e la tutela dell’ambiente. Proposte per un diverso modello
economico che garantisca a tutti diritti, cibo e lavoro.
Una grande fiera, vetrina per multinazionali che, con le loro politiche, affamano il pianeta e nutrono solo le loro tasche. Chi sono gli sponsor, le sigle, i peccati originali dei principali partner di Expo.
Un tema cruciale del nostro tempo, un nodo essenziale da cui ripartire per un percorso, civico prima che spirituale, che conduce alla pace giusta.
Per tutti e per tutte. Per il bene comune.
Pubblichiamo, per gentile concessione del Cipax, la trascrizione dell’incontro promosso nell’ambito dei cantieri 2011 – 2012 “I BENI COMUNI, VIA ALLA “PACE GIUSTA”, promosso dal CIPAX Centro interconfessionale per la pace.
Promuoviamo una campagna di “disobbedienza” verso alcune nuove norme sulle liberalizzazioni, che reintroducono processi a tappe forzate di privatizzazione dei servizi pubblici locali.
Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.
Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).
Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
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