grazie all'accordo raggiunto mediante il negoziato coordinato dal vicepresidente Linera, il parlamento ha superato l'empasse dovuto alla mancanza di una maggioranza qualificata ed ha approvato l'assemblea costituente
dimostrando con i dati statistici che la guerra contro le dorghe non ha ottenuto risultati negli ultimi decenni, esperti di USA, Olanda, Inghilterra, Perù e Colombia, appoggiano l'iniziativa del presidente Evo Morales di richiedere nella prossima assemblea generale dell' ONU la depenalizzazione della foglia di coca
A tre settimane dal suo insediamento alla presidenza della Bolivia, Morales sta muovendo i primi passi. Un governo considerato «duro» e molto innovativo ma con alcuni «nei». Gesti simbolici e decisioni pratiche. I passi decisivi saranno l'assemblea costituente di agosto e come verrà attuata la «nazionalizzazione» degli idrocarburi
da oggi la Bolivia ha un nuovo presidente, il primo indigeno a guidare il paese; la cerimonia di insediamento constituisce l'incontro internazionale più importante dal ritorno della democrazia, per il numero di presidenti, delegati di governo, ambasciatori e delegati ufficiali che assisteranno all'evento
Penalizzata nel contesto internazionale, distrutta a forza di machete in bolivia, però venerata dalle culture andine, la foglia di coca cerca un nuovo destino sotto il primo governo indigeno di questa nazione
Non hanno vinto nesssuna elezione, ma appena si sono conosciuti i risultati hanno cominciato a porre condizioni al governo che si formerà fra un mese. Grugniti e minacce afforano a destrea e a sinisatra nel panorama mediatico del paese andino
Evo Morales, dirigente del Movimento per il Socialismo (MAS), è il nuovo presidente della Bolivia. Un altro paese dell'America Latina ha un governo di sinistra.
il trionfo di Evo Morales e del MAS in Bolivia è un fatto irrimediabile. Washington e la destra latinoameircana sono furiosi. Con il 51% dei voti scrutinati (l'87% del totale sino a lunedì) e un vantaggio dewl 10% su il rivale più prossimo, lo scarto più alto dal 1982, è un fatto tanto importante quanto lo fu il Potosi. Ne gla gigantesca truffa di quasi un milione di voti rubati("epurati") potrà cambiarlo
Per la prima volta nella storia del Paese, il Presidente della Repubblica non è un bianco e sarà eletto con oltre il 50% dei voti scrutinati. Così dicono i dati non ufficiali della notte, così dice la gente nelle piazze. La nomina ufficiale del sindacalista aymara Evo Moralers sarà fatta il prossimo 19 gennaio 2005.
Il lider cocalero Evo Morales del MAS( movimineot al Socialismo) ha terminaot la campagna elettorale al primo posto nei sondaggi, con poco piu' del 34% delle intenzioni di voto: avrà come principale avversario Jorge "Tuto" Quiroga,, del PODEMOS (poder democratico social), con cinque punti in meno in percentuale
una trentina di missili terra-aria, mobili e co nguida termica, di facile uso e adatti a colpire bersagli a corto raggio, usati con molto successo dalla resistenza irachena contro le truppe USA, sono state consegnate , in uan operazioen segreta dal governo boliviano ai militari statunitensi, in una operazione che le organizzazioni sociali e poplari considerano come tradimento della patria
le elezioni del 18 dicembre sarà scritti per sempre nella storia del paese e del continente perchè, oltre ad eleggere il futuro Presidente della Repubblica, i deputati e i sindaci, definirà soprattutto il futuro di tutto il popolo
Non sono giorni tranquilli per la Bolivia infuocata dalle presidenziali del
18 dicembre: leggo sul quotidiano boliviano el Potosì che le proteste
sociali - sempre vive in un paese fatto da gente magnifica ma segnato da
recenti dittature militari, repressione e povertà - stanno imperversando in
uno dei distretti più poveri della Bolivia.
La multinazionale Usa chiede due settimane di tempo per decidere se ritirare la denuncia. Oscar Olivera: vogliono trattare con noi. Ma siamo pronti a scendere in piazza
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
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