La firma dell’accordo di pace fra il governo e le Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia-Ejército del Pueblo (FARC-EP) sarà il passo decisivo per la normalizzazione della vita politica sociale ed economica in Colombia?
12 febbraio 2013 - Sergio Ferrero Febrel e María Angélica Alvarado
Quelli che si sentono furbi, quelli che vivono una vita facile, i predatori insaziabili degli ospedali, i ladri che rubano costruendo i ponti, le canaglie che vivacchiano al Parlamento, quando vedono questa gioventù dagli occhi limpidi che si guadagna la vita, per sognare una medaglia , vendendo empanadas di porta in porta ?
Qual è la condizione delle donne afroamericane colombiane? Intervista esclusiva a Betty Ruth Lozano Lerma, leader della “Akira Zajiri Sauda – Collegamento delle donne negre” e direttrice di dipartimento all’Università del Valle a Cali, in Colombia.
Gianni Novelli
Tra pochi giorni il Rio Madgalena, nel Sud della Colombia, inonderà 8.500 ettari di terre espropriate ai campesiños che coltivano caffé
I lavori di una multinazionale a partecipazione ENEL sono stati fermati da uno sciopero dei contadini che lottano per non perdere le loro case, ma il 20 febbraio potrebbe arrivare il corpo antisommossa dell’esercito ......
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
Domenica prossima, 17 agosto, alle ore 10:00, al campo di arruolamento di Haifa, Yona Roseman, una ragazza di 19 anni di Haifa, rifiuterà di arruolarsi per protestare contro il genocidio a Gaza e probabilmente sarà processata e mandata in prigione.
Quest'articolo nasce da una conversazione con Giovanna Gagliardi, attivista/militante di “Un ponte per… “, Ong nata durante la prima guerra in Iraq per dare solidarietà umana e materiale alla martoriata popolazione civile, vittima dei bombardamenti su Baghdad degli USA e dei suoi Stati vassalli.
“Quella firmata ieri è stata una sapiente operazione pubblicitaria confezionata da esperti di comunicazione, ma che non avvita neanche un bullone del nuovo stabilimento decarbonizzato. È una bolla di convinzioni, una sorta di atto di fede in attesa di un Salvatore che forse non arriverà mai”.
Oggi Giustizia per Taranto e PeaceLink hanno annunciato ufficialmente il proprio ricorso contro la nuova Autorizzazione Integrata ambientale che autorizza l'uso del carbone per altri 12 anni a Taranto. Raccolti in 48 ore oltre cinquemila euro per pagare le spese del ricorso.
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