Di fronte alla barbarie venga interrotta ogni collaborazione militare con Israele, Marina Militare compresa. Il capo di Stato Maggiore Cavo Dragone era andato in Israele a incontrare i massimi responsabili di questa situazione con lo scopo di "acquisire maggiore consapevolezza"
2 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Il nostro paese ripudia la guerra, ma attua ingenti investimenti economici con l'export di armi
Nel contesto internazionale, attualmente, in atto a partire dagli anni '80 del Novecento e soprattutto dalla prima guerra del Golfo del 1991, i poteri forti vogliono indebolire l’ONU e aggirare il divieto della guerra contenuta nella carta costituzionale
18 dicembre 2021 - Laura Tussi
Riportiamo una sintesi dei dati dei big mondiali della armi realizzata da L'Espresso
"A me addolora tanto la statistica. Ho letto l'ultima: quest'anno sono state fatte più armi dell'anno scorso. Le armi non sono la strada!". Lo ha detto oggi il Papa all'Angelus. La fonte di papa Francesco è l'ultimo report dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri)
Successo internazionale del boicottaggio alle navi delle armi per le guerre, in particolare verso lo Yemen e la Palestina, sostenuto perfino dal Papa e attuato di recente, nei porti di Genova, Livorno, Napoli, Ravenna, Le Havre, Anversa, Santander e Oakland
7 luglio 2021
L’Italia vende armi all'Egitto che viola gravemente i diritti umani
La legge 185/90 vieta di esportare armi verso paesi in stato di conflitto armato e con gravi violazioni di diritti umani. Ma, da Regeni a Zaki, l’export militare di armi è in continuo incremento e ingenera pericoli e miseria per l'umanità, come il rischio di una irreversibile guerra nucleare
1 settembre 2020 - Laura Tussi
Un video emozionante con la testimonianza del Pontefice
Questo pontificato sta ponendo al centro dell'attenzione alcuni temi di grande attualità. "Sarebbe un’assurda contraddizione parlare di pace, negoziare la pace e, al tempo stesso, promuovere o permettere il commercio di armi", ha dichiarato papa Francesco.
2 giugno 2020 - Redazione PeaceLink
La nostra industria di armamenti da lavoro, incluso l’indotto, a circa 150.000 persone
Eppure la legge n. 185 del 9 luglio 1990 vieta l'esportazione ed il transito di materiali di armamento verso i Paesi in stato di conflitto armato. Eppure l'articolo 11 della Costituzione ripudia la guerra. Perciò occorre subito sospendere l’esportazione di armi verso le parti in conflitto in Yemen.
1 giugno 2020 - Dale Zaccaria
Si tratta di una fabbrica della morte di cui siamo tutti azionisti – ora basta.
Il sottosegretario pentastellato agli esteri Manlio Di Stefano ha dichiarato che l'export di armi italiane verso l'Arabia Saudita non si può interrompere. "E' sbagliato pensare che si possa risolvere il problema con l’interruzione dell’esportazione delle armi prodotte in Italia", ha detto.
Alla vigilia della giornata mondiale per la pace, annuncia che non fornirà più finanziamenti al commercio di armi. Intervista esclusiva al responsabile policy, Valter Serrentino.
19 marzo 2004 - Benedetta Verrini (b.verrini@vita.it)
Amnesty International, "Armare i conflitti", Edizioni Gruppo Abele. Un libro sulle legislazioni in Usa, Russia, Canada, Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Giappone
Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.
Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).
Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
Sociale.network