La Suprema Corte dà ragione al tribunale di Roma. Sui Paesi sicuri per i migranti l'ultima parola spetta al giudice. Lo ha stabilito oggi, 19 dicembre, la Corte di Cassazione dando ragione al Tribunale di Roma.
La redazione di Europace pubblica il comunicato dell'Arci sulla tragedia nel canale di Sicilia con l'invito a un piccolo gesto individuale per dare simbolicamente la cittadinanza alle persone in fuga dall'Africa che sono morte in mare.
Intervista a Younis Tawfik, scritore iracheno e componente della Consulta islamica: «Chiedere asilo politico in Itaia è difficilissimo, e molti profughi preferiscono trasferirsi in un altro paese. Al ministro degli Interni Amato ho chiesto di sveltire le procedure per l'ottenimento della cittadinanza. Bisognerebbe ridurre a cinque, come negli Usa, gli anni necessari per ottenerla»
In un'interrogazione al governo l'onorevole Marco Zacchera (An) solleva la questione degli eritrei che, ottenuto lo status di rifugiati al tempo della guerra, rischiano ora, espulsi dall'Italia, di essere accusati di diserzione.
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.
12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale)
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.
12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz)
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.
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